COMUNICATO STAMPA
Basta un PAL (punto d’accesso a Lepida) da cui connettersi alla fibra ottica per attivare il sistema di videosorveglianza centralizzato, evitando così l’onere di gestire e curare un sistema autonomo a carico del singolo Ente. Lepida spa propone un’offerta molto interessante ai Soci per ridurre i costi e ottenere un servizio efficiente di controllo del territorio.
Il servizio di videosorveglianza si appoggia infatti su una piattaforma unica, di cui lepidaspa cura gestione e manutenzione tecnica, in grado di assicurare ad ogni Ente interessato il controllo di sicurezza nel proprio territorio. Il funzionamento è semplice. La rete Lepida è in grado di trasportare dati “pesanti”, come quelli tipicamente dei flussi video, con grande velocità e visualizzazione precisa.
Il sistema trasporta flussi video provenienti dalle telecamere verso una piattaforma unica a cui l’Ente accede con le sue credenziali. L’utente dispone infatti di un suo profilo sul sistema di videomanagement e accede al sistema con le credenziali FedERa, cosicché ognuno vede i propri flussi o comunque tutto
e solo ciò che è autorizzato a vedere. Solitamente gli Enti chiedono al sistema di videosorveglianza una serie di funzionalità: visualizzazione in realtime delle immagini raccolte dalle telecamere, reperimento on demand dei flussi video registrati e semplicità d’uso del software.
Da questo punto di vista la risposta è nel software elaborato da lepidaspa, che consente l’accesso
semplicemente dal browser, con l’uso delle proprie credenziali utente, senza software aggiuntivi. Il servizio offerto da lepidaspa prevede che l’Ente si faccia carico dell’acquisto, della installazione e della manutenzione delle telecamere e del loro collegamento fi no al PAL, dopodiché ad occuparsi di tutto il resto è lepidaspa. Il buon funzionamento è garantito dalla sperimentazione che per un anno ha coinvolto i Comuni di Argenta e Portomaggiore, con ottimi risultati.
lepidaspa ha acquisito competenza per collaborare con gli Enti nella progettazione del sistema, per dare assistenza sul piano normativo di conservazione e tutela privacy dei video oltre che nella stesura dei bandi per l’acquisizione delle telecamere e della relativa infrastruttura di rete fi no al PAL.
