IBM collaborerà con il CERN alla creazione di un Grid per comprendere le origini dell´Universo

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COMUNICATO STAMPA



IBM e il CERN (Centro Europeo per la Ricerca Nucleare) hanno annunciato che IBM collaborer&#224 con l”Openlab for DataGrid Applications del CERN allo scopo di sviluppare un sistema di gestione dati ad altissima capacit&#224 basato su Grid computing.

Un ruolo fondamentale in questa collaborazione &#232 svolto dalle soluzioni IBM per la virtualizzazione dello storage e la gestione dei file che sono in grado di creare e gestire un file system di dati pi&#249 esteso di qualsiasi altro. Sviluppata da IBM Research, la tecnologia Storage Tank &#232 progettata specificamente per gestire enormi quantit&#224 di dati in una rete di computer con il massimo livello di scalabilit&#224, disponibilit&#224 e prestazioni, realizzando un unico file system indipendente dal sistema operativo utilizzato e dal luogo dove risiedono i dati.

IBM e CERN collaboreranno per estendere le capacit&#224 della tecnologia Storage Tank in modo che possa fornire accesso da qualunque luogo del pianeta alla mole dei dati – miliardi di gigabyte – che verr&#224 generata ogni anno dall”impianto LHC (Large Hadron Collider) del CERN dal momento in cui entrer&#224 in funzione nel 2007. Il Large Hadron Collider &#232 un acceleratore di particelle di nuova generazione progettato per ricreare in laboratorio le condizioni esistenti pochissimi istanti dopo il Big Bang, con l”obiettivo di porre gli scienziati nella condizione di scoprire ci&#242 che &#232 accaduto nei primi secondi di vita dell”universo. La stessa comunit&#224 del CERN, che nel 1990 ha inventato il World Wide Web, &#232 oggi impegnata nello sviluppo di un Grid computing, in grado di ampliare i limiti tecnologici dell”elaborazione dati fino a soddisfare le esigenze imposte dall”impianto LHC. L”Openlab del CERN nasce dalla collaborazione tra il CERN e importanti aziende, finalizzata allo sviluppo di innovative tecnologie per Grid computing ad altissima capacit&#224 in grado di supportare le attivit&#224 dei ricercatori che utilizzeranno l”impianto LHC. Per affrontare la complessit&#224 l”Opnelab del CERN sta collaborando con i principali partner tecnologici tra cui IBM e Intel. Si prevede che entro il 2005 la collaborazione tra CERN e IBM permetter&#224 ai ricercatori di gestire fino a un petabyte (1 milione di gigabyte) di dati, pari alle informazioni archiviate in 20 milioni di armadi archivio a quattro cassetti pieni di documenti, o in 500 milioni di floppy disk, oppure ancora su un milione e mezzo di CD-ROM.

“Il CERN vanta una lunga e proficua partnership con IBM e ci fa molto piacere che collabori anche nell”Openlab for DataGrid Applications del CERN”, sottolinea Wolfgang von R&#252den, Information Technology Division Leader e Direttore dell”Openlab del CERN.

“Con l”aiuto di IBM ci proponiamo di dare vita a una soluzione storage in grado di gestire fino a un petabyte di dati e di integrarla con l”infrastruttura Grid che stiamo realizzando allo scopo di superare le complesse sfide di elaborazione dati poste dal progetto LHC”.

“Gli scienziati e i colleghi del CERN vorrebbero avere accesso ai dati ovunque essi si trovino, in locale o in remoto, indipendentemente dal sistema operativo su cui risiedono le informazioni”, spiega Jai Menon, IBM Fellow nonch&#233 co-Direttore del programma congiunto condotto dall”IBM Storage Systems Institute in collaborazione con IBM Research e la divisione prodotti di IBM.

“Si tratta del progetto perfetto per espandere la nostra tecnologia Storage Tank e per soddisfare i severi requisiti imposti dai sistemi di Grid computing su larga scala”. L”accordo prevede la collaborazione di numerosi esperti nella gestione storage dei laboratori di ricerca IBM di Almaden e Haifa (Israele). Inoltre, attraverso il programma Shared University Research (SUR), del valore di pi&#249 di 2,5 milioni di dollari, IBM fornir&#224 al CERN i primi 20 terabyte di capacit&#224 storage su disco previsti dal sistema, unitamente a sei eServer xSeries con Linux, oltre all”assistenza e al supporto fornito da IBM Svizzera.

La tecnologia Storage Tank si avvale di un sistema di gestione storage automatizzato basato su livelli di servizio definiti per tipologia di dati, che abbatte il costo complessivo di gestione. Inoltre, tecniche di clustering di server avanzate e protocolli specializzati per rilevare i malfunzionamenti della rete permettono di raggiungere livelli elevatissimi di affidabilit&#224 e disponibilit&#224.

Questa iniziativa rientra nella strategia di collaborazioni avviata da IBM nel 2001 con la partecipazione al progetto European Data Grid sponsorizzato dall”Unione Europea e condotto anch”esso sotto l”egida del CERN.