IBM ancora prima per numero di brevetti negli Stati Uniti

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Presentato l'Inventors' Forum, per collaborare con le piccole e medie imprese

COMUNICATO STAMPA


IBM ha annunciato che svilupperà e ospiterà l’Inventors’ Forum, un’iniziativa per favorire lo scambio e la discussione di idee sui sistemi brevettuali delle piccole e medie imprese e per contribuire agli sforzi di riforma di tali sistemi, come nel caso del miglioramento della qualità dei brevetti.

L’annuncio di IBM è avvenuto in contemporanea con la pubblicazione da parte di IFI Claims della classifica annuale USPTO, l’ufficio marchi e brevetti statunitense. Con 3.621 brevetti, IBM ha battuto il proprio record e ha conseguito più brevetti statunitensi di qualsiasi altra azienda per il quattordicesimo anno consecutivo, superando il concorrente più vicino di 1.170 brevetti.*

“Una riforma dei brevetti significativa deve affrontare le esigenze di tutti gli aspetti. Questo Inventors’ Forum può aiutare ad accelerare gli sforzi di riforma dei brevetti, riunendo uno spettro diversificato di opinioni per sviluppare, in modo collaborativo, soluzioni per un solido mercato della proprietà intellettuale“, spiega Herbert Wamsley, direttore esecutivo della Intellectual Property Owners Association, con sede a Washington.

Il numero di domande di brevetto presentate da individui e aziende di tutte le dimensioni sta aumentando vertiginosamente. Secondo la U.S. Small Business Administration, le piccole aziende conseguono quasi 15 volte il numero di brevetti per dipendente rispetto alle grandi imprese. I brevetti sono diventati il mezzo principale per generare valore per i creatori e gli utilizzatori di risorse basate sulla conoscenza. Così come sono vitali per le grandi aziende, i brevetti sono altrettanto vitali per le imprese più piccole, le cui attività e aspirazioni sono incentrate su un numero più limitato di brevetti.

“Le piccole aziende sono da tempo la ‘maggioranza silenziosa’ nella comunità delle invenzioni”, spiega Andy Gibbs, CEO di PatentCafe, che pubblica soluzioni software per la gestione della proprietà intellettuale. “Il numero di brevetti che esse generano oscura il fatto che non dispongono di un mezzo per collaborare e partecipare effettivamente con un’unica voce al sistema delle invenzioni. L’Inventors’ Forum consentirà a queste aziende di esprimere le proprie idee per migliorare il sistema brevettuale e confrontarsi in una sorta di brainstorming con i colleghi in tutto il mondo”.

Le piccole imprese spesso non dispongono delle risorse per districarsi in modo efficace e produttivo nel processo e nelle regole per conseguire un brevetto, mantenerne la proprietà e quindi convertirlo in prodotti e servizi commercializzabili. Inoltre, essendo i singoli inventori e le piccole imprese un gruppo eterogeneo dal punto di vista geografico, tecnologico e settoriale, hanno poche occasioni per collaborare su questi e su altri temi legati alla proprietà intellettuale.

“Dato che gli individui e le piccole imprese contribuiscono in maniera significativa alle invenzioni generate in tutto il mondo, è importante offrire un forum per comprendere i loro timori e le loro problematiche, se vogliamo migliorare lo stato di salute generale dei nostri sistemi brevettuali”,
spiega John E. Kelly III, senior vice president IBM di Technology and Intellectual Property. “L’obiettivo di questa iniziativa è consentire a rappresentanti di un ampio segmento della comunità delle invenzioni di esprimere nuove idee per migliorare la loro partecipazione al sistema contribuendo ad affrontare le sfide affrontate dai nostri sistemi brevettuali”.

L’Inventors’ Forum fa seguito al progetto “Building a New IP Marketplace” annunciato un anno fa legato alle problematiche che riguardavano principalmente le grandi imprese. Nel progetto IP Marketplace, si era utilizzata la tecnologia wiki per creare un forum di esperti mondiali coinvolti su temi cruciali come la qualità, la trasparenza e la validità dei brevetti sui metodi di business.
Il documento nato da questo lavoro di gruppo ha portato all’adozione da parte di IBM di una nuova politica brevettuale. I principi chiave della politica prevedono che la qualità dei brevetti sia di responsabilità del richiedente; che le domande di brevetto debbano essere disponibili per l’esame pubblico e che la proprietà dei brevetti sia trasparente; che i metodi di business senza contenuto tecnico non debbano essere brevettabili.

IBM ritiene che elevare la qualità dei brevetti incoraggerà un investimento sostenuto nell’innovazione da parte dei singoli, delle istituzioni accademiche e delle aziende di tutte le dimensioni, impedendo l’eccesso di tutela che va contro l’interesse pubblico.

Lo scorso gennaio, IBM ha lanciato una serie di iniziative in tema di qualità dei brevetti, tra cui Community Patent Review e Open Source as Prior Art. Entrambe le iniziative sono destinate a aumentare le informazioni a disposizione degli esaminatori dei brevetti. L’USPTO ha inserito queste iniziative nel suo piano strategico annunciato di recente. Inoltre, l’USPTO parteciperà a un’iniziativa pilota di Community Patent Review, che partirà nel 2007. Il Professor Beth Noveck della New York Law School guiderà la Community Patent Review e diverse aziende hanno dato il loro sostegno al progetto sin dal momento dell’annuncio.

Open Source Development Labs continua a guidare un team della comunità software Open Source, che collabora con l’USPTO su Open Source as Prior Art. Questa iniziativa ha già portato dei benefici all’USPTO, con l’identificazione di nuovi strumenti. L’iniziativa finale è il Patent Quality Index, che si propone di definire un criterio quantitativo per la qualità dei brevetti. Alla guida del progetto è il Professor Ronald Mann della University of Texas Law School.

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* I risultati e le classifiche sono stati riportati oggi da IFI CLAIMS Patent Services, che compila il database dei brevetti CLAIMS© e riporta annualmente il numero di brevetti statunitensi concessi alle aziende. Secondo IFI CLAIMS, gli inventori IBM sono stati elencati in altri 30 brevetti concessi ad altri assegnatari principali, per un totale di 3.651 brevetti.