Più donne nella ricerca: campagna UE per fare di scienza e innovazione ‘un gioco da ragazze’

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COMUNICATO STAMPA


L’Unione europea dovrà trovare fino a un milione di ricercatori in più entro il 2020: alla luce di questa esigenza, oggi la Commissione europea ha avviato una campagna per fare in modo che più ragazze si accostino alla scienza e per incoraggiare più donne a dedicarsi alla professione di ricercatrice. Sebbene oltre la metà della popolazione studentesca dell’Unione europea e il 45% dei titolari di dottorato siano donne, le donne che intraprendono una carriera da ricercatrici rappresentano solo un terzo del totale. Le titolari di dottorato in ingegneria e ingegneria industriale restano una minoranza. La campagna dell’Unione, che avrà durata triennale, cercherà innanzitutto di interessare le adolescenti allo studio della scienza, della tecnologia, dell’ingegneria e della matematica; l’attenzione si allargherà poi all’intera popolazione studentesca femminile, incoraggiandola a prendere in considerazione la professione di ricercatrice.

 

La Commissaria europea per la Ricerca, l’innovazione e la scienza, Máire Geoghegan-Quinn, ha così commentato: «Questa campagna mostrerà alle donne e alle ragazze che “scienza” non significa solo uomini anziani in camice bianco: oltre a dare splendide opportunità di carriera, la scienza offre la possibilità di dare un contributo decisivo alla nostra società e al nostro futuro. La sottorappresentazione delle donne in un settore fondamentale della nostra economia non ha alcun senso in un momento in cui l’Europa lotta per la crescita e per l’occupazione. Ci auguriamo che, fornendo modelli positivi e illustrando le possibilità esistenti, si possano convincere più giovani donne ad abbracciare le professioni scientifiche

 

Solitamente i giovani compiono scelte determinanti ai fini della carriera professionale tra i 13 e i 17 anni: è in quel momento della loro carriera studentesca che si orientano verso le materie scientifiche o che compiono una scelta diversa. Per tale motivo la prima parte della campagna si rivolgerà alle adolescenti impegnate negli studi secondari, con lo slogan «Science: it’s a girl thing» («La scienza: un gioco da ragazze»). In una seconda fase si cercherà di incoraggiare le studentesse ad abbracciare le carriere scientifiche.

 

La campagna combatterà gli stereotipi sulla scienza, dimostrando alle ragazze e alle donne che la scienza è divertente e può offrire straordinarie opportunità; combatterà una concezione superata delle professioni scientifiche, dimostrando che le pratiche contemporanee di ricerca sono legate alle esigenze della società. La ricerca e l’innovazione sono essenziali per trovare soluzioni concrete alle sfide comuni, quali la sicurezza alimentare ed energetica, l’ambiente e i cambiamenti climatici o il miglioramento dell’assistenza sanitaria. Il percorso professionale di scienziate ormai affermate sarà messo in risalto nei mass media e in occasione di eventi specifici e seminari.

 

La campagna interesserà tutti e 27 gli Stati membri dell’Unione europea nel 2012 e 2013. In una prima fase, saranno organizzati eventi nel 2012 in sei paesi: Austria, Belgio, Germania, Italia, Paesi Bassi e Polonia. La campagna interviene in concomitanza con la presentazione, da parte della Commissione europea, del programma Orizzonte 2020, che mira ad accrescere i finanziamenti unionali per la ricerca e l’innovazione portandoli a 80 miliardi di EUR per il periodo 2014-2020 (rispetto ai 55 miliardi di EUR resi disponibili nell’ambito dell’attuale bilancio settennale).

 

Link utili

Sito web della campagna: http://ec.europa.eu/science-girl-thing/

 

Pagina Facebook: http://www.facebook.com/sciencegirlthing