Telco, media player, content owner: la crescita di internet e del suo ecosistema visto dalle imprese. Intervista a F. Rauso (Alcatel-Lucent)

di di Raffaele Barberio |

INTERVISTA


Fabrizio Rauso

Lo scenario evolutivo della rete e delle sue interconnessioni attraverso l’uso dei più disparati devices ci sta abituando ad un continuo cambiamento che obbliga tutti, dai produttori ai consumatori, ad una riformulazione di modelli operativi, modalità applicative, abitudini d’uso. Abbiamo fatto il punto, quantomeno da determinati punti di vista, con Fabrizio Rauso, direttore Multimedia Application Sales di Alcatel-Lucent.

 

 

K4B. Quale è lo stato della Rete e le prospettive prevedibili?

 

Rauso. Da qualche anno stiamo assistendo a una ripresa nell’incremento dell’utilizzo di Internet e del mercato a esso legato, soprattutto grazie all’avvento ed alla diffusione del Web 2.0. Tutti gli analisti sono concordi nell’affermare che entro 5 anni ci saranno investimenti consistenti nelle nuove tecnologie e software di social networking che permetteranno di combinare il broadband Internet con le comunicazioni mobili consentendo a tutti noi di accedere, scaricare, condividere e creare contenuti.

 

 

K4B. Lo sviluppo di Internet ha bisogno di risorse, come verrà alimentato il sistema?

 

Rauso. Un elemento importantissimo di sostegno allo sviluppo di Internet è dato dal maggior sfruttamento delle sue potenzialità soprattutto in termini di un progressivo aumento degli investimenti verso il web, conseguente allo spostamento dell’interesse degli utenti finali dai media tradizionali ai media digitali.

 

 

Kw4B. La gente va su Internet e la pubblicità va dove va la gente?

 

Rauso. E’ quello che sta succedendo. In nord America il fenomeno è più marcato, ma i recenti dati IAB indicano che ormai anche in Europa ed in Italia è questa la tendenza.

 

 

K4B. E l’altra alimentazione, quella relativa ai contenuti?

 

Rauso. La catena del valore vede oggi i produttori di contenuti giocare un ruolo chiave. A questi si sono aggiunti anche gli utilizzatori di Internet attraverso forme di UGC (User Generated Content), che stanno sempre di più diventando attori importanti: sono i cosiddetti prosumer, cioè produttori e consumatori a un tempo. Gli analisti stimano una crescita degli investimenti pubblicitari legati all’UGC da qui al 2011 di quasi 4 volte portando il mercato globale a 8,1 miliardi di dollari, stando ai dati di eMarketer dello scorso giugno.

 

 

K4B. I contenuti saranno determinanti, ma quello che premerà sarà forse un ecosistema nuovo…

 

Rauso. Si tratta in un certo senso di un nuovo ecosistema. In questo nuovo contesto, la distribuzione digitale dei contenuti ed un alto livello di interattività divengono fattori determinanti per raggiungere efficacemente ogni computer, tv e cellulare. Per l’affermazione di questo processo sarà determinante l’interattività e la simmetricità tra centro e periferia che, per esempio, se applicato al lavoro collaborativo attraverso nuove forme di co-creation (business tv, wiki e blog aziendali) accelerano in maniera determinante le interazioni e le capacità di condivisione e contribuzione.

 

 

K4B. Mi sembra anche una prospettiva impegnativa, o sbaglio?

 

Rauso. Questa condizione può essere assicurata solamente attraverso sistemi di accesso, trasporto e distribuzione sempre più evoluti e intelligenti. Per dirla in un’unica parola, la risultante delle tre componenti (Contenuti, Reti e Interattività) prende il nome di integrazione digitale, o come la chiamano in molti, Web 2.0

 

 

K4B. Quali saranno gli attori del nuovo ecosistema?

 

Rauso. Tutti i principali players che operano nel mercato: dalle Telco alle Media Company, dalle Web Company ai Content Owner e così via. Naturalmente i soggetti citati tendono ad avere business model diversi (subscription, advertising, pay for service, etc…) con scenari macro economici di riferimento altrettanto differenti.

 

 

K4B. E come Alcatel-Lucent come vi ponete operativamente in considerazione della prospettiva indicata?

 

Rauso. In questi scenari in piena evoluzione guidati principalmente dalle realtà d’oltre oceano ma che inesorabilmente determineranno significativi cambiamenti anche nel contesto europeo ed italiano ci stiamo muovendo già da diversi anni con significativi investimenti sia in acquisizione di aziende leader di mercato, è il caso di Mobilitec e Tamblin, sia in sviluppo di competenze e di proposizione di modelli di business innovativi.

 

 

K4B. Con quali obiettivi?

 

Rauso. Innanzitutto di supportare l’evoluzione delle Webco’s verso modelli di content delivery, quindi la creazione di pacchetti dedicati di consulenza per favorire l’integrazione/interazione tra Mediaco’s e Telco’s e il sostegno ai Telco e Content Owner per implementare soluzioni OTT attraverso content delivery networks, cashing e internet TV. Ma non solo; vogliamo contribuire a monetizzare i subscribers data attraverso soluzioni di advertising. Infine sarà determinante soffiare sullo sviluppo del nuovo ecosistema, permettendo a tutti di trasmettere e gestire i contenuti in modalità multiscreen (PC, mobile e TV), assieme alla gestione partecipativa della TV (video voting, interactive TV applications)

 

 

K4B. Come si posiziona Alcatel-Lucent in questo contesto?

 

Rauso. La nostra ampia capacità di offerta è frutto delle numerose installazioni che hanno contribuito ad incrementare considerevolmente il know-how di Alcatel-Lucent in termini di approccio di tipo “system integrator“. Oggi ci poniamo come partner di ecosistema: dall’IPTV alla MobileTV passando per la WEB TV, a soluzioni chiavi in mano di media innovation e communication attraverso anche la creazione di business model partecipativi che garantiscano un modello “win-win” che porta sia a noi che ai nostri clienti/partner un successo dell’investimento.

 

 

K4B. A cosa puntano le soluzioni che proponete?

 

Rauso. Che la chiamiamo Web 2.0 o integrazione digitale o internet partecipativa, i nuovi media digitali dovranno porre sempre maggior attenzione alla conoscenza del suo utente finale (fisico o virtuale che sia) e la capacità di gestione delle informazioni/caratteristiche/preferenze/interessi relative a milioni di singoli utenti, capacità tipica del mondo delle TELCO, sarà il valore differenziante negli scenari futuri.

Abbiamo studiato soluzioni ad hoc ed i nostri laboratori di ricerca lavorano a ritmo elevato cercando di anticipare esigenze e nuove procedure indotte dalle evoluzioni tecnologiche alle quali noi stessi contribuiamo. Oggi abbiamo una lunga serie di soluzioni di riferimento che valorizzano l’attenzione alle caratteristiche dei singoli utilizzatori ed al loro contesto fisico o virtuale: dall’Interactive Media Manager all’Interactive Advertising Suite, dai Cross Media Managed Services alla MiTV platform (multiscreen), dalle VoD e SVoD platform al Mobile payment (possiamo chiamarla Multimedia Payment Platform)

 

 

K4B. Quale prospettiva intravede, per il mercato e per Alcatel-Lucent in questo mercato?

Rauso.Il posizionamento di Alcatel-Lucent è quello di enabler tecnologico: siamo, infatti, convinti che tenere separate le conoscenze tecniche delle piattaforme dai contenuti, contribuirà ad un maggior valore e sviluppo delle possibili soluzioni e dei nuovi modelli di business. Questo perché stiamo assistendo alla nascita di nuovi modelli economici: le catene di valore stanno cambiando e cambieranno anche i modelli competitivi. Alcatel-Lucent si pone al centro di questo ecosistema offrendo la possibilità attraverso le sue piattaforme tecnologiche, di trarre un vantaggio competitivo e innovativo.

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