BBF 2007: B. Lamborghini (EITO): ‘Sbagliato occuparsi solo di infrastruttura. TLC e TV devono rilanciare sui contenuti digitali. Intervista a Bruno Lamborghini (Eito)

di di Raffaele Barberio |

Per Lamborghini è sul terreno dei contenuti digitali che si vince o si perde nel raggiungimento della Società dell’Informazione.

INTERVISTA


Bruno Lamborghini

Anche Bruno Lamborghini al BBF 2007, per parlare di contenuti digitali e del loro rapporto con la moltiplicazione dei canali e l’incontro tra le numerose piattaforme.

Bruno Lamborghini è presidente di EITO (European Information Technology Observatory) e a lui abbiamo chiesto qualche dettaglio sui temi toccati nel corso del suo intervento. Ecco le sue risposte.

 

 

K4B.  Lamborghini, nuovi canali, nuove piattaforme… e i contenuti digitali?

 

Lamborghini.       Rischiano di rappresentare l’anello mancante. Occorre infatti pensare ai nuovi contenuti digitali e non solo alle infrastrutture, per affrontare la mutazione della televisione.

 

 

K4B.  Tuttavia, l’approdo alla tv digitale è un dato ormai scontato…

 

Lamborghini.       Si, proprio in questi giorni in Europa si è assistito al sorpasso degli utenti della TV digitale  rispetto agli utenti analogici ed in alcuni Paesi europei vi è ormai un totale switch-off dall’analogico al digitale.

 

 

K4B.  Poi vi è il rapporto della tv con internet…

 

Negli USA i grandi network TV, da ABC a NBC e Fox, distribuiscono i loro programmi anche su canali Internet, per cercare di affrontare il forte calo degli ascolti e degli introiti pubblicitari (la quasi totalità dei giovani in  USA guarda solo le Web TV e non più i networks tradizionali). 

 

 

K4B.  E la vecchia Europa ?

 

Lamborghini.       L’Europa sembra più dinamica nell’affrontare questo  processo di radicale mutazione, anche se con modelli diversi e frammentati: le esperienze più interessanti si riscontrano nel Regno Unito dove un sistema regolatorio aperto al mercato consente sia agli operatori “storici” che ai nuovi di investire in nuovi modelli di business (cross-platform, multichannel, new formats) aprendo a nuove tecnologie, nuovi contenuti e nuovi standard secondo le richieste degli utenti.

 

 

K4B.  Come si colloca l’Italia in questo quadro?

 

Lamborghini.       Dopo le spinte iniziali, l’Italia presenta un rallentamento nella diffusione della DTT, mentre prevale la tecnologia satellitare ai cui contenuti tendono a ricorrere anche i canali IPTV per ampliare i palinsesti.

Nella TV digitale si assiste, come in molti Paesi europei, ma in specie in Italia, a comportamenti prevalentemente difensivi da parte degli operatori TV: predominio della TV generalista vs. Pay TV, integrazione verticale canali-contenuti, walled gardens, contenuti e servizi ancora tradizionali, ecc.), in contrasto con  una tendenza crescente alla separazione tra produzione di contenuti e gestione dei canali distributivi, alla multicanalità dei contenuti, alla fine dell’esclusiva ed alla moltiplicazione di contenuti user generated  e di nuovi modelli di Web TV basati su Web 2.0.

 

 

K4B.  Allora una Tv che non sarà più quella di una volta e contenuti digitali dappertutto?

 

Lamborghini.       Pur considerando che la Tv generalista coach-potato (analogica o digitale) troverà per molto tempo ancora  una parte significativa di audience (con introiti pubblicitari decrescenti), occorre pensare, in prospettiva, ad una proliferazione dei canali e delle modalità di accesso ai servizi digitali, con una attenzione maggiore anche da parte dei regolatori ai servizi e contenuti innovativi rispetto alla quasi esclusiva attenzione al tema delle infrastrutture degli attuali operatori della televisione e delle telecomunicazioni. 

 

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