Come aiutare le PMI a fare innovazione? Intervista a Luca Marinelli (Microsoft Italia)

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a cura di Raffaele Barberio  

INTERVISTA


Luca Marinelli

Il rapporto tra PMI e Innovazione è uno degli argomenti più cruciali nel dibattito sulla competitività del Paese e sul recupero del gap accumulato negli anni. Le imprese devono avvicinarsi all’innovazione e l’innovazione è uno strumento senza il quale è difficile costruire una rinascita dell’economia nazionale. Abbiamo discusso di questi temi con Luca Marinelli, Direttore divisione PMI e partner Microsoft Italia.

 

K4B. PMI e innovazione, sembra che le piccole e medie imprese italiane abbiano scarsa propensione all’innovazione. Quale è la tendenza attuale?

 

Marinelli. La tendenza attuale è una forte innovazione del prodotto che le PMI riescono a mettere in campo. Anche se c’è un po’ meno propensione all’innovazione del processo, soprattutto quello guidato dalla tecnologia. Assistiamo, quindi, a situazioni in cui gli imprenditori investono anche molti soldi per innovare i prodotti che sviluppano, ma sono meno propensi a investire in tecnologie che guidano l’innovazione dei processi.  

 

K4B. In Italia accusiamo una scarsa spesa IT pro-capite. Chi ha più colpe, il sistema delle imprese o il sostegno pubblico all’innovazione?

 

Marinelli. Secondo me il principale responsabile è proprio il nostro settore, senza dare colpe agli altri. Perché è nostro compito spiegare meglio ai clienti il valore della tecnologia nel loro ambito operativo, quindi far capire alle piccole e medie aziende italiane qual è il valore che noi possiamo proporre per portare un aumento della competitività.

 

K4B. Per crescere bisogna fare innovazione, ma per fare innovazione bisogna far sistema. Quanto pesano positivamente le partnership di competenze e di expertise per servire meglio il mercato e farlo progredire?

 

Marinelli. Le partnership per noi hanno un valore fondamentale. I nostri partner non sono solo la forza con cui raggiungiamo i clienti, ma soprattutto le strutture attraverso cui spieghiamo ai clienti quello che è il valore della nostra tecnologia e le nostre soluzioni per il loro business. Ecco perché dai partner ci aspettiamo che ci sia una forte conoscenza del mercato in cui operano, altrimenti diventa difficile spiegare il valore della tecnologia ai clienti nel proprio ambito operativo.

Sicuramente i partner devono avere una forte conoscenza tecnologica che gli permette anche di integrare diverse tecnologie per costruire le soluzioni di cui il cliente a sua volta ha bisogno e ultimo fattore, ma non meno importante, devono essere proattivi. Quindi devono essere autonomi nel poter soddisfare il proprio mercato e portare avanti la qualità presso le PMI italiane.

 

K4B. Quale ruolo possono avere le associazioni per fare sistema?

 

Marinelli. Le associazioni hanno un ruolo molto importante, perché riescono a coagulare aziende che sono omogenee in termini di attività svolta o in termini di geografia, luogo in cui lavorano. Sono forti veicoli di comunicazione. Al momento stiamo lavorando con circa 70 associazioni in Italia, attraverso le quali comunichiamo con diverse aziende.

 

K4B. Sulla nostra capacità competitiva si giocherà il futuro del Paese. Quale è la ricetta Microsoft per aiutare le PMI a fare innovazione?

 

Marinelli. Abbiamo costruito un decalogo di punti che ci contraddistinguono, che pensiamo siano la chiave importante per innovare nelle PMI. Al primo punto riteniamo sia fondamentale valorizzare e migliorare la centralità delle persone nei processi aziendali. Sappiamo che le aziende sono fatte di persone è quindi fondamentale che vengano messe al centro dell’azienda stessa; il secondo punto è sviluppare un ecosistema IT in grado di fornire soluzioni semplici e competitive; terzo punto difendere la proprietà intellettuale e diffondere una cultura della legalità. Il fenomeno della pirateria è altamente diffuso in Italia e questa è un’area che ci vede decisamente molto impegnati; quarto punto è promuovere la crescita di una cultura d’impresa aperta all’innovazione e lo stiamo facendo attraverso una serie di strumenti non solo propriamente tecnologici ma anche di cultura generale che crediamo possano aiutare l’imprenditore a comprendere meglio il mondo in cui viviamo; al quinto punto riteniamo importante favorire l’integrazione delle aziende nell’economia globale, perché pensiamo che la piccola e media impresa italiana possa giocare un ruolo importante anche nell’economia europea e comunque globale che diciamo viene favorita da strumenti tecnologici sempre più presenti anche in Italia; sesto punto, investire in informazione tecnologica e professionale e far crescere il ‘saper fare’. Punto fondamentale sia per i nostri partner che per le aziende a cui ci rivolgiamo; settimo punto, creare poli di innovazione Università-Imprese. A riguardo ci stiamo impegnando molto perché venga favorito il legame tra lo sviluppo e l’innovazione con le imprese e che avvenga già a livello universitario e accademico; ottavo punto, supportare l’accesso ai finanziamenti per l’innovazione. Abbiamo sviluppato un’iniziativa specifica che aiuta la PMI ad avere accesso a quelli che sono i fondi che gli enti eroganti – sia italiani che internazionali – mettono a disposizione per l’innovazione; nono punto, sostenere le PMI nelle strategie di internazionalizzazione, perché pensiamo che la tecnologia giochi un ruolo importante in questo senso; ultimo ma non per importanza, la capacità di cambiamento e adattamento alle situazioni che mutano, quindi diffondere una nuova cultura manageriale basata sul change management che è fondamentale per essere innovativi.

 

K4B. Fin qui molte spine, ma ci sarà pure qualche rosa. Cosa dobbiamo fare secondo lei per cambiare pagina?

 

Marinelli. Una delle cose che noi come azienda, ma soprattutto noi come IT, dovremmo fare è contestualizzare al meglio il valore della tecnologia negli ambiti operativi dei clienti, cioè spiegare meglio cosa facciamo per loro e come li può rendere più competitivi e garantirgli maggior successo sul mercato.

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