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La Via Italiana al Digitale. Intervista a Marco Comastri, AD di Microsoft Italia

INTERVISTA


Abbiamo intervistato Marco Comastri, Amministratore Delegato di Microsoft Italia a margine dell’Instant Meeting organizzato due giorni fa a Roma da Isimm e Key4biz.
Abbiamo parlato di misure per l’espansione della società digitale, di creazione di una vera economia dei beni digitali e di sinergia fra l’Information Technology e il made-in-Italy.

  

K4B.  Comastri guardiamo sempre più alla società dell’Informazione, ma intanto facciamo i conti con lo stato di difficoltà dell’economia del Paese. Che fare?

  

Comastri. Dobbiamo continuare a guardare alla Società dell’Informazione, perché nel perseguire questo obiettivo la comunità politica  ed economica avrà l’opportunità di orientare il Paese alla realizzazione degli obiettivi di sviluppo economico, partecipazione e progresso sociale attesi dai cittadini. Quello che stiamo vivendo è, prima di ogni cosa, il momento della convergenza digitale. E’ l’epoca in cui l’industria dell’informatica, delle telecomunicazioni e dei media possono lavorare insieme per far fare un salto senza precedenti alla nostra società e alla nostra economia. Ma per fare questo è necessario innanzitutto avere una visione comune, ispirata alle grandi priorità del Paese.

 

K4B.  Lei fa sempre più riferimento ad una visione progettuale di Microsoft che riguarda il nostro Paese. Di che si tratta?

Comastri. La visione è basata su pochi ma importanti progetti digitali per l’Italia. Il primo è quello dell’espansione della società digitale. Il 56% degli italiani non ha mai usato un computer, mentre la penetrazione di Internet nelle famiglie è del 43%, ancora al di sotto della media dell’Europa allargata. Solo il 3,5% delle aziende ha strategie consolidate di vendita attraverso Internet. L’espansione della società digitale è un passo necessario verso un percorso obbligato per costruire il Paese moderno, competitivo ed efficiente che abbiamo tutti in mente.

 

K4B.  Mi verrebbe voglia di dire che non si può costruire una società nuova senza una nuova economia….



Comastri
. Infatti, è necessario creare una vera economia dei beni digitali. Siano essi sotto forma di informazione, intrattenimento, comunicazione, transazioni, software, cultura o arte, i beni digitali sono l’ossatura dell’economia del domani.

 

K4B.  Sembra che il processo sia ormai avviato, il problema è quello della transizione e della sovrapposizione tra vecchio e nuovo nella fase di transizione, che non credo sarà breve…



Comastri
. Si, è vero. Questa giovane industria è ancora fragile, ma domani sarà l’elemento competitivo distintivo della società dell’informazione. E attenzione, perché le regole di quest’economia hanno delle peculiarità.  Infatti, per far crescere quest’economia dobbiamo incoraggiarne la creatività, stimolarne la produttività e proteggerne la proprietà. Questo impone investimenti importanti per portare il digitale nel turismo, nell’arte, nell’informazione, creando quella via italiana al digitale che può essere un elemento caratterizzante dello sviluppo del nostro Paese.

 

K4B.  Sta toccando tratti peculiari del nostro Paese, a partire dai beni culturali plurimillenari o dalle bellezze paesaggistiche..

Comastri. Ecco perché occorre nel contempo un impegno senza tentennamenti nella protezione della proprietà intellettuale e nella lotta alla pirateria. E’ possibile coniugare il digitale con il Made-in-Italy. In questo senso le nostre aziende, soprattutto nella fascia medio-bassa, ovvero in quel circuito delle piccole e medie imprese di cui tanto si parla, devono integrarsi nelle supply chain del mercato globale rapidamente.

 

K4B.  E allora quale può essere il contributo di Microsoft?

Comastri. Microsoft può dare il proprio contributo ed essere di impatto in alcune aree critiche per la costruzione della società digitale. Innanzitutto posiamo portare la nostra esperienza, le relazioni internazionali e i nostri migliori progetti e success stories allo sviluppo del grande Progetto Digitale Italia.

 

K4B.  E questo cosa potrebbe voler dire in termini operativi?

Comastri. Innanzitutto grandi iniziative di digitalizzazione nell’area del turismo e delle arti, il che significa conseguentemente l’avvio di progetti mirati al decollo dell’industria dei contenuti digitatali. Quindi iniziative per la sperimentazione di tecnologie innovative di grande impatto, ad esempio nell’area della TV via Internet o in progetti di diffusione territoriale del Wi-fi, per citare alcuni esempi. Infine il lancio di progetti di formazione tecnologica su larga scala, che abbiano un impatto significativo su giovani e lavoratori, e categorie digitalmente e socialmente svantaggiate.

 

K4B.  Più che una economia digitale, lei sta proponendo una rivoluzione digitale


 
Comastri.
Solo apparentemente, quanto dico è più a portata di mano di quanto non sembri  e sono peraltro convinto che la cooperazione e lo sforzo comune per costruire una strategia nazionale dell’innovazione sia l’approccio vincente e una opzione che oggi può essere adottata con successo.

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