EITO 2004: guardare allo sviluppo futuro e sostenerne la crescita. Intervista al presidente B. Lamborghini

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INTERVISTA


Bruno Lamborghini

In occasione della presentazione del Rapporto EITO 2004, Key4biz.it ha raggiunto Bruno Lamborghini, Presidente di EITO, per porgli alcune domande ed avere alcune valutazioni di prima mano sul senso del Rapporto e sulle direttrici operative che da esso scaturiscono.

 

 

K4B. Presidente Lamborghini, allora siamo veramente fuori dal tunnel?

 

R. Con l’inizio del 2004 si chiude la grande crisi del mercato ICT che ha segnato pesantemente il triennio 2001-2003: è questo il principale messaggio del Rapporto EITO 2004. I segnali di inversione dei trend sono ormai evidenti a livello mondiale, più forti e decisi  negli USA, in Cina  e nei Paesi del Far East, ma anche in molti Paesi europei. Certo guardiamo ad una ripresa graduale, con tassi di sviluppo che potranno raggiungere nel 2005 il 4 o 5%, per il mercato ICT nel suo complesso, dopo un 2003 fermo ad un modesto 0.8% ed una previsione di crescita per il 2004 3.1%. 

 

 

K4B. Ci sono differenze marcate tra IT ed ICT?

 

R. La domanda delle imprese per quanto riguarda soprattutto i servizi IT appare frenata da budget di spesa molto cauti ed orientati al taglio dei costi, all’ottimizzazione degli investimenti fatti in passato, alla riduzione delle spese in consulenza, con crescita dell’outsourcing avendo obiettivo principale la riduzione e variabilizzazione dei costi.

Il mercato europeo dell’IT che è rimasto negativo nel 2003 (-1,2%) prevede un aumento del 2,4% nel 2004 e del 4.3% nel 2005.

Le spinte maggiori continuano invece a venire dai servizi di telecomunicazione (+4% nel 2003 e +4,3% nel 2004 e 2005), guidate dalla forte diffusione della banda larga DSL, dal progresso della tecnologia GPRS e in parte minore UMTS e dall’ampliamento di Internet e applicazioni multimediali grazie alla disponibilità di nuovi accessi a banda larga.

 

 

K4B. Come si colloca l’Italia?

 

R. l’Italia presenta  una crescita ICT allineata alla media europea (+1,3% nel 2003, +3.1% nel 2004 per arrivare al + 4.6% nel 2005), con un andamento particolarmente negativo nel 2003 per quanto riguarda l’IT (-2.7%)  e più debole della media europea anche nel 2004 (+1.7%), mentre  generalmente più positivo appare il mercato dei servizi TLC (+ 5% nel 2003 e + 4.5% nel 2004-2005).

 

 

K4B. Dal Rapporto  emerge il percorso verso un nuovo scenario digitale? Ma a che punto siamo?

 

R. Il Rapporto 2004 contiene uno studio sulla convergenza digitale. Questo processo spinge alla convergenza competitiva di infrastrutture ed industrie storicamente separate quali le telecomunicazioni e la radiotelevisione.

Al di là della complessità di questo processo che mette in crisi modelli tradizionali di business, categorie industriali, mercati ed interessi protetti, confini nazionali, oltre che la classica separazione tra mercato business e mercato consumer, occorre avere presente che la bussola fondamentale sarà l’evoluzione della domanda, sarà l’utente finale che deciderà sulla validità/costo del prodotto/contenuto offerto secondo i diversi cammini di convergenza da parte dei diversi players che si troveranno a confrontarsi sulla digital value chain.

 

 

K4B. Come si può leggere il nuovo scenario?

 

R. Esplosione degli accessi a banda larga sia nel fisso che nel mobile, diffusione della TV digitale (cavo, satellite, terrestre), convergenza su IP (dati e voce), espansione delle aziende IT nell’elettronica di consumo e media (Apple Ipod, Dell,HP nella musica MP3), evoluzione smart phones (voce,dati, musica, video), paradigma Internet nelle applicazioni eBusiness e eGovernment:  sono questi i driver del digital world che traccerà la strada dei prossimi anni.

In questo contesto gli scenari digitali del prossimo decennio vedono la fine del prevalere dei contenuti analogici per la completa diffusione del digitale,in particolare nelle nuove forme di TV digitale sia terrestre che satellitare,  il ruolo centrale dei media virtuali rispetto ai supporti fisici, i ruoli fondamentali della ¿casa digitale¿, della mobilità digitale, dell’always on ed i  profondi mutamenti comportamentali nell’uso delle tecnologie e dei media.  

 

 

K4B. Se la strada digitale appare delineata, quale ruolo può avere l’Europa sia come industria che come mercato ?

 

R. Lo studio evidenzia il forte progresso dell’Europa verso la banda larga: la forte crescita della telefonia cellulare  e la sua evoluzione da GSM a GPRS e poi a UMTS, lo sviluppo accelerato di Internet,  le applicazioni di eGovernment. 

Ed in prospettiva lo studio valuta che al 2007 circa il 30% delle case europee avranno accessi di rete fissa  a banda larga, il 44% disporranno di Interactive Digital TV (cavo, satellite, terrestre), il 68% disporranno di PC on line.

In tale evoluzione, un ruolo centrale avranno gli operatori di telecomunicazione e di televisione da un lato e lo sviluppo di nuove applicazioni che traggono origine dalla rivoluzione digitale (da musica e video a entertainment ed a servizi interattivi, dalle applicazioni business a quelle di eGovernment)    dall’altro.

Appare quindi importante adottare a livello europeo e dei singoli paesi una chiara politica di sviluppo dello scenario digitale che consenta di cogliere le sfide e le opportunità di questa fase fondamentale.

La sfida digitale è una sfida dichiaratamente globale che vedrà di fronte due aree leader , il Nordamerica e l’Asia (Cina-India-Giappone), con la forza delle tecnologie, ma soprattutto dei grandi mercati di sbocco.

La posizione dell’Europa rischia di essere schiacciata in questa battaglia titanica, ma vi sono opportunità da cogliere subito, con capacità innovativa, con un ruolo traente da parte delle grandi infrastrutture di comunicazione, nel fisso, nel mobile e nel broadcasting, con lo sviluppo di moduli fondamentali della catena digitale del valore verso la produzione di servizi e contenuti digitali interattivi. 

 

 

© 2004 key4biz.it

 

European Information Technology Observatory 2004