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Con il Wi-Fi, Netsystem porta la banda larga anche nei piccoli comuni. Intervista ad Arturo Artom

INTERVISTA



di Pierluigi Sandonnini

 

 

Le nuove tecnologie contro il digital divide: dalle parole ai fatti. Netsystem, l’azienda italiana che ha portato Internet via satellite in tutta Europa, ha da poco lanciato la propria offerta Adsl tramite Wi-Fi, una tecnica che consente di superare l’ostacolo dell’ultimo miglio in modalità wireless. l’iniziativa è giunta all’indomani della decisione del ministero delle Comunicazioni di autorizzare la commercializzazione dell’offerta Wi-Fi in Italia, dopo un periodo di sola sperimentazione. Abbiamo chiesto al presidente di Netsystem, Arturo Artom, di illustrare l’iniziativa.


D.: Ingegner Artom, Wi-Fi e satellite alleati per portare la larga banda in tutti i Comuni d’Italia. Può spiegarci come funziona questo connubio?

R.: Devo confessare che all’inizio eravamo abbastanza scettici sulla possibilità di realizzare un servizio Adsl via satellite anche in modalità Wi-Fi. Ma di fronte ai risultati dei test che settimana dopo settimana i nostri tecnici continuavano a realizzare con successo ci siamo convinti che eravamo di fronte a un’opportunità interessante da cogliere. E quando il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri ha deciso, a marzo, che era giunto il momento di passare dalla sperimentazione al mercato per il Wi-Fi, abbiamo ritenuto che anche per noi fosse arrivato il momento di entrare su questo nuovo mercato. Che parte con le caratteristiche di una nicchia interessante, ma potrebbe riservare sorprese positive. Come funziona? E’ molto semplice: grazie a un piccolo router sarà possibile irradiare il segnale a banda larga nel raggio di qualche centinaio di metri, che potranno arrivare fino a un paio di chilometri grazie a una serie di hot spot, fino a una decina serviti dalla stessa parabola, e raggiungere i punti desiderati della comunità locale, la scuola, la biblioteca, il comune, i giardini pubblici, la piazza. Come l’Adsl via satellite, la nostra offerta Wi-Fi è la soluzione semplice e poco costosa ideale per i piccoli comuni, i 5.800 comuni con meno di 5.000 abitanti, che sono destinati a restare esclusi dalla connettività a banda larga terrestre. Anche in questo caso sfruttiamo al massimo l’infrastruttura che già esiste, il vecchio doppino del telefono, e una semplice parabola, la stessa che viene utilizzata per la tv. Nel caso del Wi-Fi con l’aggiunta di un piccolo router e degli hot spot.

 

D.: Il ministro Gasparri ha detto che il suo ministero è pronto a far partire l’offerta pubblica del Wi-fi, però mancano ancora i pareri delle autorità per le Comunicazioni e Antitrust. E’ fiducioso in tempi brevi?

R.: Mi sembra che il ministro Gasparri, con il provvedimento di modifica del piano frequenze, abbia indicato una chiara volontà di partire rapidamente con il Wi-Fi. Credo che sia questione ormai di settimane per passare all’operatività.

 

D.: Quanti utenti, in Europa e in Italia, hanno scelto finora la modalità di connessione a larga banda via satellite di Netsystem?

R.: Alla fine del 2002 abbiamo raggiunto i 65.000 clienti, oltre a quelli serviti da altri operatori che hanno acquistato da Netsystem gli accessi Adsl via satellite a condizioni wholesale. Dalla seconda metà del 2002 abbiamo chiuso numerosi contratti di questo tipo in tutta Europa, contratti che mettono l’operatore di telecomunicazioni in grado di offrire i propri servizi a banda larga su tutto il territorio e non solo sulla porzione raggiunta dalla modalità terrestre. Il più importante di questi contratti è quello firmato con Telecom Italia proprio alla fine dello scorso anno: un riconoscimento importante del nostro primato tecnologico da parte di uno  dei maggiori gruppi europei di telecomunicazioni, che ha scelto la tecnologia Netsytem per coprire con la sua offerta Adsl il 100% del territorio italiano. Ora stiamo guardando all’Europa, ovviamente il contratto con Telecom Italia ha suscitato molto interesse…

 

D.: Quanti utenti pensate di raccogliere ancora, e in che tempi, con la nuova modalità di distribuzione wireless?

R.: È una modalità di distribuzione che sta funzionando molto bene, soprattutto all’estero, perché è connaturata con il tipo di servizio che offriamo. La banda larga la cerca chi utilizza già la rete, e cerca prestazioni migliori in termini di velocità: tra la normale connessione a 56k e la banda larga c’è la stessa differenza che c’è tra andare in bicicletta e in automobile. Posso dire che ormai raccogliamo oltre il 30% dei nuovi abbonamenti attraverso la modalità on-line, con punte che sfiorano il 100% in alcune realtà europee.

 

D.: Temete concorrenza in questo settore e da parte di chi?

R.: Siamo nell’invidiabile posizione di essere i leader assoluti nell’Adsl via satellite in Italia e in Europa. Stiamo raccogliendo i frutti di tre anni di durissimo lavoro, un lavoro di affinamento e di ricerca e sviluppo che ha fatto della tecnologia Netsystem la soluzione europea al problema del digital divide. Di fatto, l’Adsl via satellite di Netsystem è oggi in Europa l’unica modalità per portare la banda larga dove non arriva la connessione terrestre. Non stiamo parlando di una nicchia, ma di un grande mercato. Solo un dato: su 238 milioni di linee telefoniche ¿censite¿ in Europa, ben 100 milioni non sono convertibili all’Adsl terrestre. Vuol dire che per oltre il 40% delle famiglie europee l’Adsl via satellite di Netsystem costituisce l’unica opportunità per godere dei vantaggi di Internet veloce.

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