Portogallo

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Europa



Il Portogallo &#232 un Paese con tradizione ¿terrestre¿, con una bassa penetrazione del cavo e del satellite. Soltanto lo spostamento dei diritti televisivi alle pay tv ha, in qualche modo, incentivato la televisione via cavo, peraltro ancora largamente in analogico.

L¿insieme di questi fattori, oltre al basso tasso di accesso a internet, pongono il Portogallo sotto la media Europea per il roll out digitale e nel cammino verso una societ&#224 dell¿informazione.

Il Portogallo ha all¿interno del proprio scenario domestico uno degli attori pi&#249 forti del mercato europeo: Portugal Telecom domina infatti il cavo e il satellite.

I piani del Governo e dell¿ICP per incentivare la DTT partono dal contesto nazionale. L¿obiettivo principale &#232 quello di incentivare la competizione con TV Cabo sul fronte della Pay TV e di colmare il gap tecnologico con gli altri paesi. L¿assegnazione di un¿unica licenza e l¿esclusione degli operatori via cavo seguono questa logica e si avvicinano, per certi versi, allo schema olandese. Il governo ha affermato che la transizione dovr&#224 essere rapida, entro il 2007, e con bassi costi per i consumatori.

L¿unico licenziatario della piattaforma DTT &#232 la Plataforma de Televisao Digital Portuguesa (PTDT), cui saranno assegnati i 4 multiplex previsti con obblighi di trasmissione soltanto per una parte del segnale a disposizione (canali esistenti + 3 nuovi FTA che dovranno ottenere la licenza). Il detentore della licenza dovr&#224, inoltre, promuovere delle soluzioni per la ricezione economiche in grado di minimizzare i costi di switchover per i consumatori.

Gli operatori hanno l¿obbligo di coprire il 95 per cento del territorio portoghese entro 5 anni.

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Mercato e operatori

Cavo

I servizi via cavo sono stati lanciati soltanto nel 1994 da TV Cabo, una controllata di Portugal Telecom Multimedia (PT). TV Cabo, con 2 milioni di abitazioni cablate e mezzo milione di abbonati &#232 il leader del mercato. Altre compagnie sono Bragatel, Cabovis&#227o and Pluricanal.

Lo sviluppo della Pay TV &#232 avvenuto contestualmente all¿acquisto dei diritti televisivi sul calcio. Per venire incontro alle richieste di copertura della popolazione, TV Cabo ha lanciato nel 1998 una propria piattaforma satellitare digitale. TV Cabo usa lo stesso CA e API di Via Digital.

Una legge del 1997 ha consentito a PT e Tv Cabo di diventare editori, rendendo le loro strutture verticalmente integrate. PT ha sviluppato una serie di canali tematici.

Tutta la rete di TV Cabo sta per essere aggiornata per trasmettere i servizi in digitali.

Terrestre

Le trasmissioni DTT sono attese per il 2002. Nel luglio 2001, ICP ha annunciato la scelta del consorzio PTDP(Plataforma de Televisao Digital Portuguesa) come unico licenziatario e operatore del digitale terrestre. La PTDP &#232 capeggiata dall¿importatore di automobili SAG SGPS e include anche le emittenti RTP (PSB) e SIC. Il consorzio ha prevalso sulla rivale ONI, un altro consorzio capeggiato da Electricidade da Portugal.

PTPD vuole competere con il cavo attraverso un pacchetto ¿triple play¿ con 60 canali, telefonia NVOD e accesso a internet attraverso il WLL, il tutto con un unico set top box.

Quadro normativo

ICP-ANACOM (Autoridade Nacional de Comunica&#231&#245es), dal 6 gennaio 2002 &#232 l¿autorit&#224 preposta alla regolamentazione e alla vigilanza del settore delle comunicazioni.

Le competenze di ICP-ANACOM sono definite dal Decreto Legge 309/2001, dalla legge sulle Telecomunicazioni 91/97 e dal Decreto Legge 381-A/97. Sono escluse dalla competenze dell¿autorit&#224 il regolamento sui contenuti; la legge sulle Telecomunicazioni esclude inoltre anche le trasmissioni di servizi di telecomunicazioni.

Le licenze per i servizi radiotelevisivi sono rilasciate dall¿AACS ¿ (Alta Autoridade para a Comunica&#231&#227o Social), con la collaborazione dell¿ICS (Instituto da Comunica&#231&#227o Social).

Politiche

La scelta del governo portoghese di assegnare un¿unica licenza per la DTT deriva da un rapporto dell¿ICP che sottolineava i forti investimenti necessari per l¿upgrade del network terrestre. &#200 stata quindi lanciata un¿asta basata su un ¿beauty contest¿. I criteri di selezioni includevano:

  • Clausole competitive:l¿assenza di partecipazioni dirette o indirette in operatori via cavo dominanti
  • Il miglior compromesso tra massima copertura e costi del servizio
  • La promozione dell¿accesso universale e dell¿info-inclusio
    (¿information society for all¿)
  • La miminizzazione dei costi di switchover per i consumatori

All¿operatore viene rilasciata una licenza di 15 anni per trasmettere su 4 multiplex nazionali a 8 MHz nella banda UHF, che trasportino da 4 a 6 canali ciascuno per un totale di 24 programmi. &#200 prevista una clausola ¿must carry¿ durante il periodo di simulcast per i 4 canali FTA (RTP1, RTP2, SIC, TVI). Il detentore della licenza deve inoltre riservare dello spazio per 3 nuovi canali che dovranno essere assegnati. Lo spazio restante pu&#242 essere gestito liberamente.

L¿obbligo di copertura &#232 del 30 per cento entro un anno e del 95 per cento entro cinque anni.

Per quanto riguarda il T-DAB, sono state rilasciate due licenze nazionali, di cui una &#232 stata gi&#224 assegnata. Una ha l¿obiettivo di garantire la copertura globale, l¿altra quella delle 14 regioni del paese.

Lo switch-off terreste &#232 previsto per il 2007.

Fonti

Documenti

ANACOM

http://www.anacom.pt/index.jsp?categoryId=2958

AACS (Autority per i Mass Media)

http://www.aacs.pt/english/Default.htm

TV Cabo

http://www.tvcabo.pt/home_tvdi.asp

RTP
http://www.rtp.pt

Normativa

Telecomunicazioni Legge n. 91/97

http://www.icp.pt/template20.jsp?categoryId=5147&contentId=16668

Legge Televisione n. 31-A/98

http://www.icp.pt/template20.jsp?categoryId=5522&contentId=17220