Il gestore della multiplazione

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Il segmento inedito nella catena del valore per le nuove architetture di reti digitali &#232 costituito dal servizio di multiplazione. Sfruttando queste capacit&#224 della tecnologia digitale, quindi, il regolatore pu&#242 integrare la ripartizione della risorsa “banda trasmissiva”, con assegnazione del canale di radiodiffusione, attraverso la divisione della risorsa “capacit&#224 del canale”, consistente nell¿assegnazione della frequenza di cifra sul multiplex associato al canale.

Questa considerazione delle risorse in frequenza e in tempo in un contesto unitario &#232 alla base dei regimi abilitativi previsti dalla vigente legislazione, che distingue tra licenziatarie di telecomunicazione (¿Network Provider¿), assegnatarie di mezzi per il trasporto e la diffusione dei segnali ed editori (¿Service Provider¿) produttori di programmi televisivi e/o dei servizi multimediali e soggetti ad autorizzazione.

Nelle nuove prospettive di divisione dei ruoli che risultano dalla struttura della catena del valore gli editori, similmente a quelli della carta stampata, del cinema o di Internet, dovranno oltre che produrre o acquistare i contenuti ed assemblarli in programmi, anche procurarsi i mezzi per la loro diffusione.

I fornitori di servizi di trasporto e diffusione; per parte loro, saranno tenuti, nei limiti delle risorse trasmissive loro assegnate, a fornire servizio di trasporto e diffusione a fronte di condizioni contrattuali eque e non discriminatorie. In questo contesto, sar&#224 frequente il caso di programmi di editori differenti che convivano su uno stesso multiplex.

In questo scenario, il contatto tra editore e utente dipende da una catena di ¿fornitori di servizi tecnici¿ dalla cui funzionalit&#224 dipende il servizio. Per questi anelli intermedi della catena del valore, &#232 necessario introdurre il concetto di ¿trasparenza¿ nella fornitura del servizio; il concetto &#232 relativo all¿eventuale alterazione imprevedibile di qualit&#224 che il servizio pu&#242 subire nel transito attraverso gli anelli della catena.

Fornitori di trasporto

I fornitori di trasporto erogano servizi che, generalmente, non alterano i programmi trasportati (servizio trasparente); l¿eventuale scarsit&#224 di risorse (frequenze radio) pu&#242 s&#236 ostacolare l¿erogazione del servizio, non la sua trasparenza. Anche gli errori di trasmissione, tipici di un canale a radiofrequenza, sono da considerare eventi sporadici e i cui effetti possono essere minimizzati con tecniche opportune. Pertanto gli errori di trasmissione non alterano il concetto di trasparenza del servizio.

La figura emblematica nella divisione dei ruoli della catena del valore &#232 anche l¿unica su cui grava il compito di erogare un servizio che potrebbe non possedere caratteristiche di trasparenza; si tratta del gestore della multiplazione di programmi e contenuti multimediali di editori differenti.

La fornitura di un servizio di multiplazione con modalit&#224 eque e non discriminatorie deve tenere conto del fatto che, mentre l¿indipendenza nelle modalit&#224 di utilizzo dei canali di radiodiffusione &#232 sempre garantita, l¿utilizzo della capacit&#224 trasmissiva di un canale &#232 soggetta a limitazioni.

Un programma televisivo efficientemente codificato, infatti, per mantenere costante la qualit&#224 psicovisuale, varia la frequenza di cifra emessa al variare dei contenuti di ciascuna scena, producendo picchi di traffico casuali. In prima istanza, i picchi di traffico in un multiplex possono essere assorbiti a spese di quei servizi che possono sopportare ritardi variabili durante la trasmissione.

Per favorire un funzionamento ¿trasparente¿ del multiplex &#232 comunque conveniente incrementare la percentuale di servizi multimediali rispetto ai programmi televisivi, in quanto le informazioni multimediali sono dati non isocroni che possono subire considerevoli variazioni di bitrate (o frequenza di cifra, e cio&#232 il numero di bit al secondo) senza che ci&#242 comporti un apprezzabile degrado del servizio, al fine di favorire da parte del multiplex l¿assorbimento dei picchi di bitrate generati dai canali televisivi.

Gli accordi tra editori e gestore del multiplex che regolano la possibilit&#224 di intervenire sui singoli programmi in sede di multiplazione vengono denominati ¿Service Level Agreement¿.

La gestione efficiente delle risorse pubbliche di radiofrequenza, richiede, in definitiva, di favorire, da un lato l¿aumento della percentuale di servizi multimediali rispetto ai programmi televisivi, per favorire un funzionamento ¿trasparente¿ del multiplex; dall¿altro un accordo sia sui possibili scenari, sia sulle regole atte a garantire le modalit&#224 di gestione delle risorse di multiplazione.

Queste regole non sono solo la base per il dimensionamento del servizio, ma costituiscono anche la rappresentazione del ¿limite inferiore¿ di fornitura del servizio all¿utenza, ovvero di quanto deve essere garantito in ogni situazione, anche la pi&#249 critica, all”utente medesimo.

I recenti orientamenti legislativi in materia favoriscono il consolidamento delle figure costituenti la nuova catena del valore della televisione digitale terrestre, specie con provvedimenti quali quelli che destinano a soggetti esterni un minimo del 40% della capacit&#224 di multiplex detenuti da titolari di pi&#249 licenze nazionali, oppure permettono la compravendita delle frequenze ai soli fini dell¿uso in digitale.

Permane comunque una qualche incertezza sui ruoli e la necessit&#224 di un¿ulteriore regolazione, specie per quanto concerne le diversità di trattamento tra licenziatarie nazionali e locali.