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Instant Meeting. Tutela della Tv satellitare a garanzia del pluralismo e lotta alla pirateria. L’intervento di T. Camiglieri (Sky)

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Non riesco a entusiasmarmi davanti a questo dibattito sulla convergenza o non convergenza. Capiterà, non capiterà, mi sembra – dal punto di vista dell’operatore televisivo – abbastanza irrilevante, nel senso che credo che quel che è accaduto negli ultimi anni sarà sicuramente nulla rispetto a quel che accadrà nei prossimi mesi, quindi cambierà moltissimo.

Ma sono altrettanto convinto che per un operatore televisivo non cambierà nulla, nel senso che, dobbiamo dare nuovamente centralità all’elemento fondamentale che è il prodotto. Poi lascio che siano i technologist a chiarirci se sia meglio il WiMAX o la telefonia fissa.


 

Per l’azienda televisiva, è importante capire come possiamo arrivare nelle case degli italiani con il miglior prodotto, con la miglior qualità, ai prezzi migliori, riuscendo a soddisfare le necessità di intrattenimento, studio e svago delle famiglie italiane.

Credo che questo sia l’obiettivo fondamentale di un’azienda televisiva e sicuramente il nostro obiettivo fondamentale. Apparteniamo a un gruppo che opera in diversi Paesi del mondo servendosi di diverse piattaforme, in Italia abbiamo optato per il satellite.

 

E’ per questa ragione che esprimo apprezzamento per le dichiarazioni del Ministro Paolo Gentiloni, quando ha affermato che la televisione del futuro sarà digitale ma non esclusivamente o prevalentemente digitale terrestre.

Si tratta di un importante segnale che questo Governo sta dando agli operatori e deve esserci lo sforzo di tutti nel trasformare e portare questo Paese verso il digitale, perché è un processo tecnologicamente importante, inevitabile e che offrirà alle famiglie italiane la possibilità di avere più servizi, più offerte, soprattutto maggiore qualità e maggior pluralismo.

 

Questo credo che sia un elemento fondamentale, quindi, mi rifaccio a quello che amava ricordare il precedente Ministro delle Comunicazioni Mario Landolfi quando diceva che le piattaforme sono un po’ come autostrade, strade ferrate, aeroporti. Speriamo almeno nelle comunicazioni di evitare gli errori fatti in questo senso nel nostro Paese, dove abbiamo fatto solo autostrade e, mentre l’alta velocità è già una realtà in altri posti d’Europa, noi ci fermiamo a discutere se dobbiamo fare un Hub a Malpensa oppure no.

Cerchiamo di capire che questo è un Paese dove le infrastrutture e le piattaforme vanno sviluppate alla stessa maniera.

 

Per concludere una cosa che, invece, mi sento di chiedere al Governo è una maggiore tutela contro la pirateria, perché possiamo discutere quanto vogliamo sul primato di una tecnologia rispetto all’altra ma, la cosa essenziale è porci tutti seriamente il problema della tutela della distribuzione dei contenuti sulle piattaforme. È un problema che sento affrontare poco, spesso per convenienza – e non sottraggo la mia azienda da questa analisi – quando invece è necessario fronteggiarlo con serietà e forza. 
 
Credo che un ruolo importante in questo senso lo possa avere il Governo, il Parlamento e anche il Ministero delle Comunicazioni. Rispetto alla questione della pirateria, pongo un altro problema: quello di capire e valutare come tutelare e difendere il diritto di autore, come tutelare e difendere la proprietà dei contenuti. Questo è un problema serio, importante, che è già tema di discussione e sicuramente lo sarà anche nei prossimi anni, ma va oltremodo approfondito perché gli investimenti fatti nella produzione e distribuzione di contenuti sono importanti e valgono una riflessione seria e attenta.

 

(Testo ricavato da trascrizione audio)

 

Consulta il profilo Who is Who di Tullio Camiglieri

 

Instant Meeting – Roma, 4 Luglio 2006

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