Instant Meeting. Tecnologia, Design ed elettronica di consumo. L’intervento di U. Govigli (BenQ Mobile)

di di Ugo Govigli (Amministratore delegato di BenQ Mobile Italia) |

L’intervento di Ugo Govigli, Amministratore delegato di BenQ Mobile Italia, all’Instant Meeting organizzato dall’Isimm e Key4biz a Roma il 4 luglio 2006

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Ugo Govigli


Benq Mobile
, è una nuova società che nasce dall’acquisizione da parte di BenQ Corporation, società di Taiwan, del ramo d’azienda di Siemens della telefonia cellulare. La società  esiste ormai dall’ottobre dell’anno scorso e devo dire che rappresenta una realtà in un certo senso anomala. 

 

Di solito guardiamo al Far East, ai cinesi, come quelli da combattere, come quelli che producono a basso costo, che vengono a conquistarci.

Benq ha avuto un atteggiamento diverso. E’ una società che ha investito in Europa ed è una società che, come avete visto sulle slide, conta 7.000 dipendenti di cui 5.000 in Europa. 

 

E’ una società che sta aprendo centri di ricerca in Europa, quindi non si limita alla fornitura di terminali a noi europei; non ci vede solo come un mercato. Al contrario, fa vedere una forma di cooperazione nuova, lungimirante, realmente lungimirante, in cui si può intravedere quello che può essere un possibile scenario di collaborazione tra Europa e Asia. 

In particolare, un invito che voglio fare alle Autorità qui presenti è guardare a tutti gli strumenti possibili per rendere l’Italia appetibile, facendolo concretamente apparire come uno dei Paesi europei dove è conveniente stabilire centri di ricerca. 

 

Tenete presente che Benq sta aprendo in Polonia un centro di ricerca per tecnologie mobili avanzate di 3° e 4° generazione, dove in pochi mesi ha assunto 100 ingegneri e nei prossimi 2 mesi ne assumerà altri 100 Ciò rappresenta certamente un caso perchè, al di là del numero, si crea una competenza in un Paese dove di tecnologia finora si è poco parlato, quale la Polonia. 

 

L’Italia è un Paese avanzato sia come servizi che come reti, lo dico a ragion veduta perché provengo dal mondo delle reti e qui abbiamo in sala autorevoli esponenti e leader. Qui da noi dovremmo riuscire a unire il fattore tecnologia – nel peraltro quale siamo leader e vorrei ricordare che noi siamo stati i primi col WiMax, i primi col digitale terrestre, i primi col DVB-H – con gli aspetti di design.

 

Adesso torno al mondo dell’elettronica di consumo, nel quale vantiamo una posizione  leader. Benq Mobile Italy è stata scelta dalla casa madre di Taiwan come uno dei centri di competenza per il design, quindi noi potremmo fare il design di un prodotto nato in Italia e destinato al mercato internazionale. Da qui l’esigenza di presentare l’Italia come luogo di attrazione di aziende multinazionali, riprendendo quello che ha detto prima di me Valter D’Avino di Ericsson, quindi creare dei centri di competenza o mettendo le multinazionali in condizione di poterlo fare. 

 

L’ultimo invito che vorrei fare è di coinvolgere il mondo dell’elettronica di consumo in tutte le attività di analisi che il ministero riterrà di iniziare o portare avanti. Non dimentichiamo, a questo proposito, che il digital divide dipende anche dalla penetrazione dei terminali. Vorrei fare l’esempio del digitale terrestre, che è andato bene fin quando c’era, bene o male, la sovvenzione statale. Terminata la sovvenzione statale, i numeri di vendita mensili di decoder sono scese a qualche decina di unità e non sto scherzando. 

 

Quindi la mia sollecitazione è in direzione di una forte focalizzazione in tutti gli ambiti di sviluppo tecnologico che si andranno ad investigare, perché penso che nessuno si possa oggi permettere, anche intorno a questo tavolo, di spendere risorse in tutte le direzioni. Parallelamente la mia sollecitazione è anche quella di coinvolgere tempestivamente anche il mondo dell’elettronica di consumo, che è l’anello fondamentale della catena del valore.

 

(Testo ricavato da trascrizione audio)  

 

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Instant Meeting – Roma, 4 Luglio 2006

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