Instant Meeting. Coniugare IT e Made in Italy, sostenendo gli investimenti per una vera Società digitale. L’intervento di M. Comastri (Microsoft)

di di Marco Comastri (Amministratore delegato - Microsoft Italia) |

L’intervento di Marco Comastri, Amministratore delegato di Microsoft Italia, all’Instant Meeting organizzato dall’Isimm e Key4biz a Roma il 4 luglio 2006

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Marco Comastri

Fondata nel 1975, Microsoft conta oggi 63.000 dipendenti nel mondo. Il fatturato mondiale dell’azienda ha superato i 40 mld di dollari, operando in circa 200 Paesi del mondo. I prodotti su cui lavoriamo coprono lo spettro software di tutta l’offerta: dal personal computer fino ad arrivare al software per dispositivi mobili.

Di tutte le risorse umane impiegate, circa 25.000 sono impegnate nella Ricerca e nello Sviluppo di software, 12.000 nei servizi processuali IT e 19.000 nel marketing e nelle reti. Nel corso degli ultimi 12 mesi, inoltre, abbiamo investito oltre 5 mld di dollari in R&S.

Microsoft Italia ha circa 700 dipendenti, di cui circa 200 sono risorse femminili, con un’età media di circa 36 anni. Nel corso degli ultimi 12 mesi abbiamo assunto il 10% della forza lavoro e abbiamo generato un volume di affari di circa 700 mln di euro. Abbiamo 25.000 partner censiti che si appoggiano sulla nostra piattaforma.

Abbiamo anche un certo impegno di carattere sociale nell’ambito del mondo femminile, degli anziani, della protezione dei minori su Internet e per lo sviluppo economico del Paese. Soltanto per citare un caso, abbiamo realizzato insieme al Governo italiano un centro scientifico a Trento per la Biotecnologia. L‘anno scorso siamo arrivati anche primi nella classifica di “Best Workplace 2006″ che è stata realizzata da Great Place to Work.

Passiamo ora all’idea che vorrei condividere con tutti voi. Io credo veramente che stiamo vivendo nel momento della convergenza digitale. Questa è l’epoca in cui l’industria  dell’informatica, delle telecomunicazioni e dei media possono veramente lavorare insieme per far fare un salto di qualità alla nostra società e alla nostra economia.

Io credo che l’Italia abbia delle caratteristiche molto importanti che dobbiamo considerare: innanzitutto una grandissima diffusione del mobile, un importante mercato della televisione e una numerosità di piccole aziende che è unica nel mondo. Questi sono dei fattori che secondo me aiutano la convergenza digitale dei tre macroelementi industriali.

Credo, tuttavia, che per realizzare la convergenza sia necessario avere una visione comune e credo che dobbiamo realizzare gli obiettivi dello sviluppo economico, della partecipazione e anche del progresso sociale attraverso la creazione della Società dell’Informazione.

Per fare questo abbiamo bisogno di tre progetti importanti, che sono quelli che vorrei proporre. Innanzitutto espandere la Società digitale. Il 56% degli italiani oggi non ha mai usato Internet, mentre la sua penetrazione nelle famiglie è di circa il 43%, ancora al di sotto della media europea. Soltanto il 3,5% delle aziende ha strategie consolidate di vendita attraverso Internet.

Credo che per migliorare questo quadro di riferimento ci vogliano tre fattori: prima di tutto un impegno delle istituzioni ad incentivare maggiormente lo sfruttamento della tecnologia; il secondo, che le banche migliorino la capacità di sostenere gli investimenti e i finanziamenti; terzo, noi tutti come responsabili del settore dobbiamo impegnarci continuativamente nel rendere la tecnologia sempre più semplice, tenendo sotto controllo un elemento importante che è quello della sicurezza. E su questo tema specifico vorrei ricordare che in precedenza era già stato aperto un tavolo di altri attori per realizzare un progetto di sicurezza nazionale e che ora potrebbe sicuramente essere portato avanti.

Il secondo progetto che propongo è quello di creare una vera economia dei beni digitali, che hanno una caratteristica molto specifica: il bisogno di investimenti importanti per essere realizzati e il bisogno di pochissime risorse per essere diffusi. E’ quindi necessario creare un ambiente che attragga gli investimenti attraverso il giusto processo di protezione intellettuale. Ciò impone investimenti importanti per portare il digitale in settori che caratterizzano l’Italia, primi tra tutti il turismo, l’arte e l’informazione.

L’ultimo punto è quello di coniugare il digitale con il Made in Italy. Ci sono tantissime aziende italiane che hanno una visibilità chiaramente elevata ed importante a livello internazionale. Queste aziende riescono oggi a portare i propri prodotti all’estero attraverso l’apertura di nuovi negozi e nuove attività. Quanta produttività potremmo raggiungere se queste aziende riuscissero a portare all’estero i propri prodotti e le proprie idee attraverso una migliore leva della convergenza digitale e della economia digitale!

Questo è quel che io credo si debba fare insieme. Attraverso la realizzazione di questi progetti, su cui ovviamente Microsoft si rende disponibile ad approfondire i concetti ed essere anche un attore principale nel cercare di realizzarli insieme ad altri, saremmo in grado di migliorare l’economia dell’Italia.
  
(Testo ricavato da trascrizione audio)  

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Instant Meeting – Roma, 4 Luglio 2006