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PA digitale: tre anni (almeno) per mettere online tutti i servizi

Italia


Il governo entra nel pieno dei lavori per la riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, dando un colpo d’accelerata alla svolta digitale. Ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva, su proposta del premier Matteo Renzi, un disegno di legge contenente le deleghe da esercitare in gran parte nei dodici mesi successivi all’approvazione della legge.

“Abbiamo riesaminato il Ddl delega sulla pubblica amministrazione, in modo tale da poterlo licenziare“, ha dichiarato Renzi al termine del Consiglio dei Ministri.

Le materie del provvedimento sono quelle oggetto della consultazione pubblica, cui hanno partecipato oltre 40 mila persone.

 

Accelerazione e semplificazione dei servizi online

Al fine di conciliare i tempi di vita, famiglia e lavoro, riducendo la necessità dell’accesso fisico alle sedi degli uffici pubblici, il Governo, informa la nota di Palazzo Chigi, è delegato ad adottare uno o più decreti legislativi aventi a oggetto le modalità di erogazione dei servizi ai cittadini, in modo da assicurare la totale accessibilità online alle informazioni e ai documenti in possesso delle amministrazioni pubbliche, ai pagamenti nei loro confronti, nonché all’erogazione dei servizi, con invio dei documenti al domicilio fisico ove la natura degli stessi non consenta l’invio in modalità telematiche.

 

I decreti nello specifico si occuperanno di:

 

La legge delega riguarda anche la riforma del personale della PA, il riordino dei servizi e la semplificazione.

 

Marianna Madia: ‘Pin unico entro il 2015’

“Prevediamo un Pin unico nel 2015”. Lo ha detto oggi il ministro della Funzione pubblica, Marianna Madia, illustrando il ddl delega sulla riforma della PA che prevede l’uso di un Pin digitale per accedere alle pratiche amministrative online.

“Per far sì che diventi la modalità con cui rovesciamo il rapporto tra la pubblica amministrazione e il cittadino dobbiamo aspettare la fine della legislatura, la fine dei 1.000 giorni di cui ha parlato il presidente Renzi”
, ha aggiunto Madia, aggiungendo che per allora “sarà possibile accedere alle informazioni personali tramite un computer e anche ricevere tali informazioni al proprio domicilio”. (R.N.)

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