Telefonica: Corte Ue conferma abuso di posizione dominante nel broadband

di Alessandra Talarico |

La Corte di Giustizia Ue ha anche confermato la multa da quasi 152 milioni di euro inflitta dalla Commissione nel 2007.

Spagna


Cesar Alierta

La Corte di Giustizia europea ha confermato le valutazioni della Commissione europea sull’abuso di posizione dominante di Telefonica nel mercato spagnolo dell’accesso a Internet a banda larga e la multa da quasi 152 milioni di euro comminata all’operatore spagnolo nel 2007.

Secondo Bruxelles, e come confermato anche dalla Corte di Giustizia, Telefonica ha attuato tra il settembre del 2001 e il dicembre del 2006, una pratica nota come ‘margin squeeze’, che consiste nell’applicazione di elevate tariffe all’ingrosso, così vicine a quelle al dettaglio da annullare o quasi i margini di profitto delle compagnie concorrenti, in netta violazione delle leggi antitrust europee (articolo 82).

Così facendo, la compagnia ha indebolito i concorrenti, rendendogli impossibile concorrere ad armi pari e costringendoli a subire gravi perdite per poter praticare prezzi al dettaglio competitivi.

La Commissione, ritenendo che si trattasse di un abuso qualificato da parte di un’impresa con una posizione di monopolio virtuale e che tale abuso dovesse essere definito come «molto grave», ha quindi imposto un’ammenda di 151.875.000, il cui importo di partenza per il calcolo era fissato a 90 milioni di euro.

 

Telefónica ha presentato ricorso dinanzi al Tribunale nei confronti della decisione della Commissione. Con sentenza del 29 marzo 2012, il Tribunale ha respinto il ricorso. L’operatore spagnolo ha quindi impugnato la sentenza del Tribunale dinanzi alla Corte di giustizia, che ha respinto integralmente l’impugnazione confermando la fondatezza dei rilievi della Commissione sull’esistenza “…di effetti anticoncorrenziali potenziali idonei a precludere l’accesso al mercato a concorrenti di efficienza quantomeno pari alla Telefónica, circostanza sufficiente a dimostrare l’abusività della pratica della compressione dei margini”.