Single Market, Antonello Giacomelli: ‘Sintonia con il governo britannico su startup e Internet Governance’

di Raffaella Natale |

Domani il Sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, andrà alla BBC per parlare di riforma del servizio pubblico.

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Antonello Giacomelli

Positivo l’incontro a Londra tra il Sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, e il Ministro della Cultura e delle Comunicazioni del governo britannico, Ed Vaizey.

Si tratta della terza tappa, dopo Madrid e Parigi, di un mini-tour nelle capitali europee in preparazione del semestre di presidenza italiana del Consiglio Ue delle telecomunicazioni.

Ho registrato – ha dichiarato Giacomelli a margine dell’evento- una buona sintonia con il governo britannico sul Digital Single Market: abbiamo concordato l’esigenza di intervenire anche con politiche di sostegno alle startup innovative.

“Londra- ha indicato il Sottosegretario – è d’accordo anche sulla necessità di riformare la governance di Internet verso un’evoluzione del ruolo di Icann”.

Argomenti che saranno al centro dell’evento “From São Paulo to Istanbul: Towards Better Internet Governance,  organizzato da ETNO (The European Telecommunications Network Operators’ Association), che si terrà a Roma il prossimo 21 luglio nell’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera.

 

Giacomelli ha riferito che Vaizey ha apprezzato l’approccio di Renzi sul digitale e “promesso collaborazione”.

Ora – ha osservato – spetta al governo italiano dimostrarsi all’altezza delle aspettative nel corso del semestre”.

 

Giacomelli domani andrà in visita alla BBC, dove incontrerà David Jordan, Daniel Wilson e James Heath, rispettivamente direttori della politica editoriale nazionale e internazionale del servizio pubblico radiotelevisivo britannico, e il responsabile dell’applicazione del Royal Charter.

Uno dei temi di discussione sarà il rinnovo della convenzione tra il governo britannico e la BBC che scade nel 2016, lo stesso anno della scadenza della concessione tra lo stato italiano e la Rai.

Il governo italiano ha già annunciato l’intenzione di anticipare il rinnovo al 2015 e di aprire una grande consultazione pubblica sulla Rai del futuro. In autunno, come ha annunciato Giacomelli in Vigilanza nell’audizione del 3 luglio, partiranno i lavori per una profonda riforma della Tv pubblica.