#DigitalVenice, Matteo Renzi: ‘L’Italia per un’Authority unica del digitale nella Ue’

di Paolo Anastasio |

Single market, authority unica delle Tlc, cybersecurity, esclusione degli investimenti in digitale dal patto di stabilità, open data e open government. Queste le priorità dell'Italia in materia di digitale esposte oggi da Matteo Renzi a Digital Venice.

Italia


Matteo Renzi

La creazione di un’Authority unica del digitale, per gestire con una voce sola il percorso di creazione del single market delle Tlc in Europa. E’ questa la proposta forte del presidente del Consiglio Matteo Renzi espressa oggi nel suo intervento a Digital Venice, alla presenza del commissario Ue all’Agenda Digitale Neelie Kroes e dei Ceo delle maggiori aziende globali del settore dell’Ict. Quello di oggi è  il primo appuntamento pubblico del Governo italiano, nel semestre di presidenza della Commissione Ue.

 

In vista del prossimo consiglio europeo che si terrà a ottobre, Renzi ha snocciolato le proposte che l’Italia farà in tema di digitale: “la nascita del single market del digitale – ha detto Renzi – e la creazione di una Authority unica per la gestione del mercato delle comunicazioni digitali. E’ questa la proposta italiana per il mercato delle Tlc”.  

 

Sottraendosi al solito derby fra fautori della flessibilità e supporter dell’austerità, definita ideologica, il presidente del Consiglio ha aggiunto che “ogni singolo euro investito in infrastrutture digitali va escluso” dal Patto di stabilità Ue. E questa sarà la terza proposta che l’Italia intende avanzare al prossimo consiglio europeo, dove Renzi preannuncia una forte presa diposizione a favore della nascita di una comune visione europea sul fronte militare e diplomatico, con l’idea di creare una scuola diplomatica europea che, prendendo piede dal tema comune della cybersecurity, consenta all’Ue di lavorare all’unisono in questo settore.

 

C’è infine la proposta di Renzi di lavorare alla condivisione a livello europeo del paradigma degli open data, dell’open government e della trasparenza. “L’Ict deve supportare gli open data e l’open government  al servizio della democrazia”, ha detto Renzi.

 

Per quanto riguarda la proposta di Renzi di escludere gli investimenti in digitale dal patto stabilità, pronta la replica del vicepresidente della Commissione europea Siim Kallas: “Nessuna spesa può essere esclusa dal calcolo del deficit – ha detto il commissario Ue – Non esistono spese buone o spese cattive”.

 

 

Federica Guidi: ‘Governo al lavoro per mercato unico digitale europeo’

“Riteniamo indispensabile portare a compimento l’iter degli atti per rafforzare il mercato unico digitale europeo. Il Governo italiano agirà da facilitatore tra gli altri Stati membri, per una visione comune nel settore delle telecomunicazioni e dell’innovazione tecnologica”. Il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, ha illustrato oggi al Digital Venice gli obiettivi da conseguire nel settore delle tecnologie digitali durante il Semestre di Presidenza italiana del Consiglio europeo.

“La Digital Assembly di Venezia – ha aggiunto Guidi – è la prima occasione ufficiale in cui possiamo ribadire tutto il nostro interesse a valorizzare il potenziale delle tecnologie, per perseguire un’industria 4.0 in Italia e in Europa, favorire una crescita con occupazione e cogliere da subito parte di quel dividendo di 4,2 trilioni di dollari che, da qui al 2016, si stima possa essere prodotto dall’Economia Digitale a livello globale”.

Il ministro ha precisato che “l’appuntamento Digital Venice si colloca in un momento di transizione epocale, in cui l’Europa deve mutare identità, e divenire una grande piattaforma che favorisca la crescita e l’occupazione”.

 

Neelie Kroes: Single Market grande occasione per il semestre italiano

Nel suo intervento, il commissario all’Agenda Digitale Neelie Kroes ha sottolineato la grande occasione che ha il primo ministro Renzi di portare a compimento la riforma del single market delle tlc sotto il semestre di presidenza italiano. Kroes ha inoltre messo in evidenza i vantaggi legati ai big data, agli eSkills e l’impegno della Commissione per la diffusione della banda larga in Europa. 

“L’Italia può mostrare la sua leadership nella presidenza Ue. Sul tavolo – ha detto Kroes – ci sono due proposte legislative che attendono di essere approvate, per rendere i nostri sistemi di rete e informatici più sicuri e resistenti e per la costruzione del telecoms single market”. “Insieme queste norme -ha detto ancora il commissarioproteggeranno cittadini e imprese dagli hacker, termineranno le tariffe di roaming, assicureranno la net neutrality e abbatteranno altre barriere al mercato unico, barriere che sono il vero ostacolo all’innovazione, agli investimenti e al futuro connesso e competitivo dell’Europa”.

“C’è un enorme cambiamento da fare. So che il primo ministro Renzi ha il coraggio e l’impegno per condurre la sfida e guidare il cambiamento. Questo stesso evento – ha concluso Kroes – dimostra quali sono le sue priorità. Qui c’è una chance di cambiare la storia e rendere l’Europa prospera nell’era digitale. Spero che il governo italiano afferrerà con entrambe le mani questa opportunità”.

 

Marco Patuano: “Oggi le tlc europee si presentano alla Ue con un documento comune”

Per la prima volta le aziende di telecomunicazioni si presentano all’Ue con un documento comune, pronte a creare un tavolo di discussione europeo su un tema cruciale come quello delle reti. Ad annunciarlo, parlando a Digital Venice, di fronte anche al premier Matteo Renzi, l’amministratore delegato di Telecom Italia Marco Patuano. “Quello di oggi è un evento epocale, per la prima volta nella storia le telco europee si presentano con una posizione unica all’Ue. Non è mai successo prima, siamo tutti uniti nel fare”, ha detto.

 

“Le infrastrutture di telecomunicazione sono un tema cruciale”, ha aggiunto, sottolineando che Telecom è stata un’azienda “collaborativa” e che lo sarà anche in futuro. “Ora c’e’ un documento, di una sola pagina, che rappresenta il pensiero di molti dei player a questo tavolo”, ha continuato Patuano, citando fra gli altri, la stessa Telecom Italia, Deutsche Telekom, Telefonica, France Telecom, Vodafone, la Gsma, Telenor e altri. “Sarà nostro piacere consegnarlo e creare un tavolo di discussione”, ha concluso.

 

Nel documento, fra le altre cose, si chiede all’Ue di supportare lo sviluppo della rete creando una “cornice regolatoria che favorisca gli investimenti, semplificata e ‘amica’ del digitale”; di sostenere e promuovere “la riallocazione dello spettro verso le industrie della telecomunicazione”. Inoltre il documento chiede “di assicurare la cittadinanza digitale”, con una digitalizzazione della pubblica amministrazione, superando colli di bottiglia dovuti a una mancanza di interoperabilità o portabilità dei dati e di “stimolare la creazione di lavoro”, con una cornice di policy che “incoraggi gli investimenti degli operatori in Ict” e di supportare “politiche di welfare che promuovano il cambio qualitativo delle abilità richieste dal mercato di lavoro”.


Cesar Alierta: ‘Serve un nuovo quadro regolatorio’

Sulla stessa linea Cesar Alierta, presidente e Ceo di Telefonica: “Bisogna modificare completamente il quadro regolatorio della Ue – ha detto – nel 2013 le telco europee hanno investito 15 miliardi di euro per le nuove reti mentre gli OTT si sono fermati a 50 milioni di investimenti in Europa. Per raggiungere la digitalizzazione completa dell’a Ue servono ulteriori investimenti per 300 miliardi di euro e quindi c’è bisogno di regole nuove per favorire gli investimenti. Un’altra anomalia che c’è in Europa, e non solo, è la chiusura dei sistemi operativi proprietari che va modificata”.


Vittorio Colao: ‘Le norme siano un incentivo e non un ostacolo alle nuove tecnologie’

“Un’Europa digitale è un’Europa dinamica, capace di tornare a crescere – ha detto Vittorio Colao, Ceo del Gruppo VodafoneSono tre le condizioni necessarie per far sì che l’Europa ritrovi il ruolo di leader nel settore delle comunicazioni: un contesto normativo che incentivi e non ostacoli lo sviluppo di nuove tecnologie e servizi evoluti; regole comuni per operatori di telecomunicazione e Over the Top che vadano oltre l’attuale proposta in tema di net neutrality al vaglio della Commissione, che rischia invece di essere un ostacolo all’innovazione; e infine l’impegno dei Governi a garantire la sicurezza dei cittadini nel rispetto della loro privacy e attraverso una governance condivisa di Internet”.

 

Sergio Boccadutri: ‘Solo con Authority unica avremo un’Europa forte’

Le dichiarazioni del Presidente del Consiglio Matteo Renzi sul Single Market sono inequivocabili e devono rappresentare un filo conduttore del semestre di Presidenza italiana della UE – ha dichiarato il deputato Sergio Boccadutri (PD) – L’Europa deve superare la condizione insostenibile della frammentazione del mercato continentale in tanti mercati nazionali: differenze di norme e regole, di fiscalità, di vincoli, che da un lato impediscono alle imprese di affrontare, come dovrebbero, la concorrenza con i giganti extraeuropei, specialmente nel settore dell’innovazione e del digitale e che, conseguentemente, non aiutano la crescita economica di cui abbiamo bisogno”.

“Il riferimento esplicito del Presidente Renzi al Single Market e ad un’unica Athority europea di regolazione delle Telecomunicazioni è sacrosanta e va nella direzione di una semplificazione delle normative nazionali a favore di un unico framework continentale – ha concluso Boccadutri – Solo così potremo avere un’Europa forte, unica, competitiva e capace di parlare con una sola voce alle imprese e ai cittadini”. 


Stefano Pileri: ‘Agenda Digitale pilastro per la crescita’

‘Credo fortemente in una Europa “borderless” senza confini nazionali e con un singolo mercato digitale. Dobbiamo rendere omogenee e più rapide le standardizzazioni e semplificare le regole, unificandole, per arrivare a una regolamentazione unica per tutta l’Europa con l’obiettivo di stimolare gli investimenti in reti di nuova generazione e assicurare un giusto ritorno degli stessi’. Lo ha detto Stefano Pileri, amministratore delegato di Italtel, cha ha aggiunto: “La Venice Declaration riconferma gli obiettivi relativi alle infrastrutture per Ultra-Fast Internet così come già indicati nella Digital Agenda Europea 2020. Occorre riconoscere, nell’ambito delle infrastrutture per l’Ultra-Fast Internet, il valore della differenziazione della qualità del servizio e della qualità di interconnessione, avendo la certezza di rispondere, con la notevole capacità prevista,  anche alle esigenze di net neutrality”.

“Occorre puntare ad una politica europea per la Ricerca e Innovazione che abbia obiettivi ben definiti focalizzati sulle quattro tecnologie della rivoluzione digitale: Ultra-Fast Internet, Big Data, Cloud, Internet of Things”, prosegue Pileri.

“Credo fortemente che le tecnologie digitali, i processi e le competenze siamo il vero ‘X factor’ per la crescita, la modernizzazione e la produttività – chiude Pileri –  L’Agenda Digitale rappresenta il pilastro delle politiche per la crescita che l’Europa intende lanciare e di conseguenza gli investimenti pubblici europei e dei singoli stati membri non dovrebbero essere considerati all’interno del principio del “Fiscal compact”.


George Zhao: ‘Grande occasione per l’Italia di guidare il processo di digitalizzazione’

Al termine dell’incontro, George Zhao, Presidente del Carrier Network Business Group Huawei Western Europe, ha commentato: “Huawei è molto attenta alle tematiche legate all’Agenda Digitale Europea. Stiamo già collaborando attivamente alla digitalizzazione del Vecchio Continente con una strategia di ingenti investimenti nei nostri 15 centri di ricerca, distribuiti in 8 paesi europei, dove sviluppiamo tecnologie all’avanguardia. Inoltre lavoriamo intensamente agli standard che miglioreranno le telecomunicazioni e la vita dei cittadini; ad esempio pochi giorni fa siamo entrati a fare parte del board della 5G Infrastructure Association, nel cui ambito ci impegneremo alla realizzazione di test e sperimentazioni su larga scala, utili a valutare la fattibilità e la validità tecnica delle nuove tecnologie 5G”.

 “Con il nuovo Parlamento e la nuova Commissione europea, l’Italia ha la grande opportunità di guidare il processo di digitalizzazione – ha concluso Zhao – Continueremo a lavorare con grande impegno alla ricerca e sviluppo e garantiremo un solido supporto alle istituzioni europee per la diffusione di soluzioni di ultima generazione che offrano un significativo valore aggiunto per tutti i cittadini”.