eAdvertising e video online, ecco i fattori di successo

di Raffaella Natale |

Per rendere veramente efficaci i video di pubblicità online, bisogna puntare su contenuti, contesto e posizionamento sulla homepage dei siti.

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Video online

Quest’anno, per la prima volta, gli investimenti in video digitali si avvicineranno a quelli per la tv. Ma per guadagnarsi una bella fetta della torta multimiliardaria del video advertising, i fornitori di notizie dovranno offrire contenuti video d’alta qualità insieme ad articoli contestualmente rilevanti e posizionarli in evidenza sulla homepage.

I video online sono una gallina dalla uova d’oro. Secondo le stime, l’85% degli utenti internet li guarda regolarmente. Per IAB (Interactive Advertising Bureau (IAB), nel 2014 gli inserzionisti americani spenderanno il 17% in più nei video rispetto al 2012 mentre continua senza sosta la migrazione dalla tv al mondo di internet.

Ma per non perdere questa grande sfida, editori e produttori di video dovranno concentrarsi sui contenuti premium e sul modo per trarre il maggior valore dai video online pubblicitari.

 

Gli utenti desiderano contenuti di qualità e gli esperti di marketing vogliono associare la pubblicità a questi.

Ma quali contenuti possiamo definire d’alta qualità o premium?

Chiamiamo ‘Premium’ i contenuti prodotti in modo professionale. Contenuti sportivi ben realizzati sono ovviamente interessanti dal punto di vista pubblicitario, così come lo sono i grandi eventi legati allo sport come il Super Bowl.

I contenuti premium hanno bisogno però anche di un buon posizionamento e in questo l’audience aiuta.

La misurazione degli ascolti è relativamente semplice per la Tv, basta determinare il numero delle famiglie sintonizzate su un dato programma.

Più difficile farlo per internet, a causa della velocità di questo medium e della connessione.

Per questa ragione, il posizionamento dei video online acquisisce una valenza fondamentale.

Piazzarlo in basso sulla homepage di un sito non produrrà lo stesso effetto di uno ben in evidenza sulla parte alta, anche a prescindere se il contenuto del video sia di alta qualità o meno.

Il tempo dell’utente è il bene più prezioso per una strategia di successo.

Quando un utente dedica tempo e attenzione a un contenuto video, e gli editori e aggregatori possono provarlo, quello diventa un valore premium.

Gli esperti di marketing già lo fanno, ma la strada è ancora lunga. 

Il contenuto deve essere accompagnato da articoli contestualmente pertinenti, da posizionare in alto, e dimostrare poi che hanno avuto successo dal numero di accessi realizzati.

 

Per quanto riguarda i proprietari di contenuti, il sistema automatizzato di real-time bidding (RTB) si presenta come allettante ma, purtroppo, gli algoritmi sui quali è costruito determinano un approccio sbagliato per chi desidera offrire contenuti premium.

Contenuti e valore sono due elementi indispensabili e quando i sistemi automatizzati riusciranno ad associarli allora le cose potranno cambiare. Diversamente si rischia di perdere il treno della pubblicità digitale.