Pirateria: Google Glass al bando nei cinema inglesi

di Alessandra Talarico |

La registrazione nei cinema è la fonte di oltre il 90% delle copie illegali di film in circolazione e, per evitare tentazioni, la Cinema Exhibitors' Association ha fatto sapere che ‘ai clienti verrà richiesto di non indossare i Google Glass nelle sale’.

Regno Unito


Google Glass

Un primo sentore che i Google Glass non fossero proprio i benvenuti al cinema si era già avuto negli Usa, ma nel Regno Unito si potrebbe andare oltre il semplice ‘avvertimento’ per arrivare a un vero e proprio divieto di indossarli nelle sale per evitare che le funzioni di registrazione video possano essere sfruttate per piratare i film.

La registrazione nei cinema è infatti la fonte di oltre il 90% delle copie illegali di film in circolazione e, per evitare tentazioni, la Cinema Exhibitors’ Association ha fatto sapere che “ai clienti verrà richiesto di non indossare i Google Glass nelle sale, che ci sia o meno un film in proiezione”.

La catena Vue Cinemas ha riferito di aver approntato uno specifico protocollo che richiede agli spettatori di togliersi gli occhiali ‘appena le luci si abbassano’. Altre catene stanno valutando il da farsi: il Really Useful Group, che gestisce sei teatri a Londra, ha spiegato di avere in programma una “valutazione delle implicazioni, con particolare riferimento agli effetti sul cast, il team creativo e il pubblico”.

 

In realtà la batteria dei Glass dovrebbe avere un’autonomia massima di 45 minuti di registrazione video ma per ovviare il problema basta mettere insieme le riprese e l’audio di due proiezioni diverse e il gioco è fatto.

Gli addetti di sala è stata già fornita una guida per stanare gli aspiranti pirati: innanzitutto – la cosa più ovvia – è possibile sapere quando i Google Glass sono in modalità rec perché si accende una lucina. In genere, poi, spiega la guida, i ‘registratori illegali’ si siedono spesso al centro della sala con un paio di complici seduti al loro fianco, spesso vengono usati anche dei bambini come ‘paravento’.

 

I cinema, tra l’altro, non sono i soli a prevedere la messa al bando: anche gli ospedali potrebbero chiedere ai visitatori di non indossare gli occhiali Google e tutti quei dispositivi indossabili in grado di scattare foto e registrare video.

 

Il dipartimento dei trasporti britannico ha chiesto a Google di cercare un modo per consentire ai guidatori di indossare gli occhiali senza correre pericoli, magari restringendo le informazioni che compaiono sul display durante il viaggio. Le palestre Virgin Active, invece, consentono ai membri di indossare i Google Glass ma vietano di scattare foto.

Questo per evitare l’ulteriore diffondersi di episodi di intolleranza anche violenti nei confronti di chi indossa gli occhiali Google.

 

La società, dal canto suo, ha stilato un codice di condotta per evitare che chi indossa i Google Glass diventi un ‘glasshole’, irrispettoso della privacy e delle norme di buona educazione: la guida spiega cosa è lecito fare e cosa no una volta indossati gli occhiali, precisando che il loro uso non è molto diverso da quello di uno smartphone e che bisogna, pertanto, rispettare le stesse regole.

Anche ai cinema, Google fornisce lo stesso suggerimento: di trattare i Glass come gli smartphone, chiedendo, quindi, ai possessori di spegnerli quando inizia il film.