Key4biz

Telecom Italia: via libera alla scissione di Telco. Recchi diventa presidente esecutivo

Italia


L’assemblea di Telco è convocata per il 9 luglio e, in quell’occasione, sarà deliberata anche “la scissione della società”. Lo ha reso noto oggi Telco, dopo una riunione del Cda, che ha “approvato all’unanimità” il progetto di scissione parziale della holding partecipata da Generali, Intesa Sanpaolo, Mediobanca e Telefonica, che detiene il 22,4% di Telecom Italia.

 

Per effetto della scissione parziale, gli azionisti riceveranno la quota di competenza nel capitale di Telecom Italia. In dettaglio, la newco di Telefonica avrà il 14,77% del capitale ordinario, il 4,32% alla newco di Generali e l’1,64% ciascuno alle newco di Intesa Sanpaolo e Mediobanca. 

 

Nel contesto della scissione è previsto l’integrale rimborso da parte di Telco del finanziamento bancario (660 milioni) e del prestito obbligazionario (1.750  milioni di valore nominale più 70 milioni di interesse) oltre agli interessi che matureranno fino alla data del rimborso, mediante risorse derivanti da finanziamenti soci in favore di Telco, da erogarsi in misura proporzionale alle quote di partecipazione degli azionisti nella società subito prima dell’esecuzione della scissione. Il perfezionamento della scissione, però, è subordinato all’autorizzazione da parte delle Autorità brasiliane e argentine, oltre che all’italiana Ivass (Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni).

 

Telco ha chiuso il bilancio 2013-2014, chiuso lo scorso 30 aprile, con una perdita di 952,5 milioni, dopo oneri finanziari per 120,3 milioni e rettifiche di valore sulle azioni Telecom Italia per 830,5 milioni, originate per 498,9 milioni dall’allineamento del valore di carico a quello di Borsa di fine aprile (a 0,92 euro) e per 331,6 milioni da una svalutazione operata nell’esercizio.

 

Tenuto conto della perdita di 369,1 milioni contabilizzata al 31 agosto 2013, già coperta con delibera dell’assemblea straordinaria del 24 settembre, la perdita residua ammonta a 583,4 milioni, superiore a un terzo del capitale. Il Cda ha convocato l’assemblea per il 9 luglio per deliberare l’approvazione del bilancio e la riduzione del capitale.

 

Il cda di Telecom Italia: Recchi diventa presidente esecutivo

Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia, intanto, ha deliberato l’abrogazione dell’art. 22 dello statuto della società, che recepiva la normativa in materia di poteri speciali dello Stato emanata in occasione delle privatizzazioni (cosiddetta golden share); ha approvato l’avvio del Piano di Stock Options 2014-2016 e ha convenuto col Presidente Giuseppe Recchi nel considerare la sua carica come esecutiva. In conseguenza di tale qualificazione il Presidente ha rinunciato all’attribuzione della responsabilità di raccordo tra il Consiglio di Amministrazione e i responsabili dell’internal Audit e delle funzioni di compliance, in applicazione dei principi di autodisciplina della Società. (Leggi il comunicato stampa della società).

 

 

 

Exit mobile version