Semestre di presidenza Ue, Matteo Renzi: ‘Priorità all’innovazione tecnologica’

di Raffaella Natale |

Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha illustrato oggi alla Camera le linee programmatiche del semestre italiano di presidenza della Ue. ‘L'investimento nell'innovazione tecnologica chiave del semestre italiano”, ha indicato il premier.

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Matteo Renzi

Ha parlato di innovazione e nuove tecnologie il premier Matteo Renzi nella sua Comunicazione di oggi alla Camera dei deputati dove ha illustrato le linee programmatiche del semestre italiano di presidenza della Ue in vista del Consiglio europeo del 26 e 27 giugno.

Per Renzi, l’investimento nell’innovazione tecnologica sarà la chiave del semestre italiano, sia per quanto riguarda il rinnovamento della Pubblica amministrazione che per l’efficienza energetica.

 

Renzi ha subito detto che bisogna innanzitutto “…domandarsi che tipo di Italia presentiamo in Europa e che tipo di Europa vogliamo come italiani”. Per il premier “dovremmo iniziare a dire con maggiore determinazione non ciò che l’Europa ci deve dire o dare, ma ciò che noi stiamo dando e ciò che noi chiediamo all’Europa (…) L’Europa è ciò che noi saremo in grado di costruire, l’Europa sarà ciò che noi saremo in grado di costruire.

 

Secondo il Presidente del Consiglio, “oggi l’Europa vive immersa nella noia, nella noia innanzitutto dei cittadini, che la vedono come un insieme di regole (…) un’Europa che nel tempo dei big data è sommersa dai numeri, ma è priva di anima”.

 

Necessario, quindi, “riuscire a fare dell’Europa il luogo nel quale si viva la profondità della dimensione politica, e non semplicemente l’angustia di una tecnica algida e priva di emozioni. Questa è la sfida del semestre. Il semestre non è semplicemente convocare un vertice”.

 

Renzi entra quindi nel merito, spiegando che “una pubblica amministrazione più semplice non deriva dalla richiesta del Commissario europeo alla semplificazione o alla pubblica amministrazione – non conosco nel dettaglio quale tipo di Commissario europeo, ma sono 28, sicuramente ce ne sarà uno adatto a questo tipo di intervento – deriva dal fatto che noi vogliamo che i nostri cittadini quando entrano in una pubblica amministrazione abbiano un investimento tecnologico” per cui non sia necessario che prendano un giorno di ferie per fare un certificato.

 

E riguardo ai prossimi impegni, Renzi precisa che il Governo ha alcuni compiti:  digital bank, 8 luglio, Venezia, tutto il grande tema dell’innovazione tecnologica che “è la chiave per affrontare, per esempio, la questione della pubblica amministrazione e la questione energetica”.

 

Alcuni tra gli studi più interessanti, indica il premier, sottolineano come il termine ‘energia’, oggi, non possa andare disconnesso dal termine ‘tecnologia’.

“La tecnologia – commenta – è ciò che trasforma la scarsità in abbondanza. Se questo è, siamo nelle condizioni di fare dell’appuntamento sull’ICT un grande momento di confronto con società civile, opinion maker, classe politica, partiti, soggetti sociali rappresentativi.

Farlo a Venezia ha un valore doppio, perché la bellezza e la grandezza di quella città evoca ed educa all’investimento nell’innovazione tecnologica come chiave di lettura del semestre italiano”.

 

Nel documento che il premier ha presentato al presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy in vista del semestre italiano di presidenza della Ue si parla anche di riforme strutturali, rafforzamento del mercato unico, occupazione, energia e agenda digitale.

 Il documento – messo a punto dal sottosegretario agli Affari Europei, Sandro Gozi, in vista del vertice Ue di giovedì e venerdì a Bruxelles – sottolinea la necessità di “incoraggiare le riforme strutturali a livello nazionale, perché sono il pilastro della nuova agenda politica europea”.

“Le riforme sono il principale motore della crescita, in particolare se lo sforzo è compiuto con ampio consenso a livello nazionale e insieme con altri Paesi”, si legge nel testo che esorta ad “agire su più fronti”: stimolare le riforme strutturali, sfruttare ulteriormente i benefici del mercato unico, agire con maggiore determinazione e unità sul fronte dell’occupazione e del digitale, con particolare attenzione al mercato unico per le tlc e i servizi internet e dell’energia.