Progetto Ue sul grafene: cresce la presenza di Pmi e università italiane

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Sono complessivamente 23 fra aziende e università italiane i partner che aderiscono al Graphene Flagship Project, il progetto della Ue per lo sviluppo di nuove soluzioni commerciali e industriali legate a questo materiale.

Unione Europea


Grafene

Aumenta l’impegno e l’interesse di aziende e università italiane per lo sviluppo di nuove soluzioni industriali e commerciali basate sul grafene. Lo rende noto la Commissione Europea, che  in concomitanza con la settimana del grafene 2014 ha annunciato che l’iniziativa di ricerca europea su questo materiale raddoppia di dimensioni. Sono 66 in tutto i nuovi partner europei invitati ad aderire al consorzio sulla base dei risultati di un bando di gara dell’importo di 9 milioni di euro.

 

Con i nuovi ingressi, l’Italia ha ora il maggior numero di partner nel Graphene Flagship Project accanto alla Germania (23 ciascuno), seguita da Spagna (18), Regno Unito (17) e Francia (13).

 

I 16 nuovi partner italiani sono Università degli Studi di Padova, Breton, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Italcementi, l´Alma Mater Studiorum-Università di Bologna, Selex ES, Università di Pisa, INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Università degli Studi di Salerno (UNISA), Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni, Libre, Grinp, Dyesol Italia, Centre Ricerche Fiat, Nanesa, Delta-Tech. Le organizzazioni che partecipavano già al progetto europeo sono il Consiglio Nazionale delle Ricerche Fondazione Bruno Kessler, Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, STMicroelectronics, Università Degli Studi di Trieste.



L’iniziativa

I 9 milioni di euro del bando di gara della fase di avviamento, pari a 54 milioni di euro (2014-2015), hanno attratto un totale di 218 proposte in rappresentanza di 738 organizzazioni di 37 paesi. Le proposte ricevute sono state valutate sulla base della loro solidità, attuazione e impatto scientifici e tecnologici, (ulteriori informazioni sul bando) e classificate da un gruppo internazionale di esperti di primo piano, per lo più eminenti professori provenienti da tutto il mondo. Ai fini del finanziamento sono state selezionate 21 proposte.

Il commissario Ue per per l’Agenda Digitale Neelie Kroes ha accolto favorevolmente l’ampliamento del partenariato: “L’Europa è leader della rivoluzione del grafene. Questo “materiale miracoloso” ha il potenziale per migliorare radicalmente la nostra vita: promuove nuove tecnologie mediche, come le retine artificiali, e mezzi di trasporto più sostenibili muniti di batterie leggere e ultraefficienti. Quanto più sfruttiamo il potenziale del grafene, tanto meglio!”

 

Jari Kinaret, professore di fisica presso la Chalmers University of Technology, in Svezia, e direttore del Graphene Flagship Project, ha dichiarato: “La risposta è stata eccezionale, il che dimostra il riconoscimento e la fiducia riposti nello sforzo dell’iniziativa faro in tutta Europa. La concorrenza è stata estremamente ardua. Sono grato per l’impegno dei candidati e dei quasi 60 esperti valutatori indipendenti che hanno partecipato a questo processo. Sono ammirato dell’elevata qualità delle proposte ricevute e attendo con interesse di collaborare con tutti i nuovi partner per realizzare gli obiettivi del Graphene Flagship Project”.

 

Contesto

Il Graphene Flagship Project @GrapheneCA rappresenta un investimento europeo di 1 miliardo di euro per il prossimo decennio e fa parte delle Iniziative faro per le tecnologie emergenti e future (TEF) @FETFlagships annunciate dalla Commissione europea nel gennaio del 2013. L’obiettivo del programma di iniziative faro TEF è promuovere progetti di ricerca visionari che hanno il potenziale di innovare e arricchire in modo considerevole la società e l’industria europee. Le iniziative faro TEF sono iniziative molto ambiziose che richiedono una stretta collaborazione con agenzie di finanziamento nazionali e regionali, industria e partner provenienti da paesi esterni all’Unione europea.

La ricerca nelle tecnologie di prossima generazione è essenziale per la competitività dell’Europa. Questo è il motivo per il quale si investiranno 2,7 miliardi di euro nelle tecnologie emergenti e future (TEF) nell’ambito del nuovo programma di ricerca Orizzonte 2020 #H2020 (2014-2020): si tratta di un bilancio quasi triplicato rispetto al precedente programma di ricerca, il 7º PQ. Le azioni TEF fanno parte del pilastro “Eccellenza scientifica” di Orizzonte 2020. (P.A.)