Cinema: torna la fila ai botteghini europei, Italia al secondo posto

di Raffaella Natale |

Presenze in sala, l’Osservatorio europeo dell’audiovisivo presenta i dati del primo trimestre. L’Italia segna una crescita del 13% con quasi 7 milioni di clienti in più.

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Il mercato europeo del cinema ha subito un forte rallentamento per quanto riguarda le presenze in sala, ma i dati del primo trimestre 2014 presentati dall’Osservatorio europeo dell’audiovisivo fanno ben sperare l’industria. Continua a procedere bene l’Italia che ai botteghini registra buoni risultati.

I dati provvisori relativi ai primi tre mesi dell’anno per 11 mercati Ue indicano, secondo l’Osservatorio, una crescita significativa dell’affluenza in sala rispetto allo stesso periodo del 2013.

A segnare la crescita maggiore sono Francia (+18,9%), Italia (+13 %) e Spagna (+8,7%) che compensano il calo di Germania e Regno Unito.

In totale l’affluenza in questi cinque mercati, che insieme rappresentano il 75% a livello Ue, è aumentata del 5,6%.

Segno più anche per Paesi Bassi (+4,8%), Svezia (+17,9 %), Grecia (+8,9 %) e Slovacchia (+49,5%). Fuori dalla Ue, la presenza in sala registra risultati sorprendenti nella Federazione Russa (18,6%) e in Turchia (30,9%).

 

I botteghini incassano poco, tranne in Italia

Per la prima volta dal 2005, in questo primo trimestre si registra un forte calo delle entrate lorde per i botteghini. Nei 28 Paesi Ue si attestano a 6,29 miliardi, perdendo il 4,3% rispetto al record del 2012 (6,57 miliardi di euro). Dato che dipende anche dal prezzo medio dei biglietti che è leggermente diminuito in tutta Europa. Il 3D da solo non riesce a compensare la perdita di pubblico.

Nel 2013 l’affluenza è diminuita in 20 dei 28 Paesi Ue, solo l’Italia ha registrato una crescita significativa (+6,6 milioni).

Il calo globale è principalmente legato a Spagna (-15,4 milioni), Francia (-10,0 milioni), Regno Unito (-7 milioni) e Germania (-5,4 milioni).

Rotta inversa invece nei Paesi extra Ue. Con un’affluenza superiore al 10,4%, vale a dire circa 177,1 milioni di biglietti venduti nel 2013, la Federazione Russa è ormai il secondo mercato più grande d’Europa, davanti al Regno Unito, in termini di biglietti staccati.

Anche la Turchia procede bene con presenze in sala in crescita di oltre il 14,8% e 50,4 milioni di ingressi. Il dato più importante degli ultimi dieci anni.

A dominare la classifica europea dei film più visti sono ‘I Miserabili’ (8,9 milioni di biglietti venduti) e l’italiano ‘Sole a catinelle’ (8 milioni) con Checco Zalone che segnano un record per il nostro cinema in riferimento agli ultimi anni.

 

I film europei perdono mercato

Sulla base di questi dati provvisori, la fetta di mercato dei film europei nella Ue è passata dal 28,9% al 26,2% nel 2013.

Queste cifre escludono i film europei prodotti in Europa ma realizzati con capitali americani che, escludendo il grande successo come Skyfall o Harry Potter, mai come nel 2013 hanno perso mercato, totalizzando poco più dell’1% degli ingressi.

Tra l’altro la quota di mercato dei film americani è, secondo le stime, aumentata passando dal 62,8% al 69,1%, il record degli ultimi dieci anni.

Il livello di produzione della Ue continua a crescere ma in modo moderato per attestarsi a circa 1546 lungometraggi nel 2013, vale a dire 18 film in più rispetto al 2012.

 

L’87% delle sale europee è passato al digitale

Secondo le cifre fornite da Media Salles, 4900 schermi sono stati convertiti al digitale nel 2013, portando il totale a 26.035. Alla fine dello scorso anno, quindi, l’87% delle sale della Ue era passato al digitale. Dieci Paesi Ue, tra cui Francia, Regno Unito, Paesi Bassi, Belgio, Finlandia e Danimarca hanno quasi completato il passaggio alla nuova tecnologia abbandonando l’analogico. La penetrazione arriva al 90% in Germania, contro il 75% dell’Italia e il 70% della Spagna. Solo sette Paesi Ue registrano percentuali di penetrazione delle sale digitali inferiori al 70%, si tratta in particolare di Repubblica Ceca (51%), Slovenia (45%) e Grecia (27%).