TI Media, nel primo trimestre perdite ridotte a 2,6 milioni

di Raffaella Natale |

Per il primo trimestre 2014, TI Media registra una perdita di 2,6 milioni, in forte calo rispetto al rosso di 123,8 milioni dello stesso periodo dell'anno scorso.

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Frequenze tv

TI Media comincia a ridurre le perdite. Dai dati del primo trimestre si rileva che il gruppo, controllato da Telecom Italia, registra una perdita di 2,6 milioni, in forte calo rispetto al rosso di 123,8 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso. I ricavi sono stati invece di 15,5 milioni, in riduzione di 3,3 milioni nel confronto con i primi tre mesi del 2013.

L’Ebitda è stata pari a 5,7 milioni, in flessione di 3,1 milioni rispetto al primo trimestre 2013 e, informa l’azienda, “riflette prevalentemente la riduzione dei ricavi”.

L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo è di 255,1 milioni, in diminuzione di 4,8 milioni rispetto alla fine dell’anno scorso (259,9 milioni).

Gli investimenti del primo trimestre 2014 sono pari a 2,1 milioni di euro e si riferiscono principalmente al completamento della rete di trasporto e backup e all’implementazione dell’infrastruttura di emissione per canali televisivi (Playout).

Lo scorso anno TI Media ha ceduto il canale televisivo La7 a Urbano Cairo per 1 milione di euro. Oggi, come ha più volte ribadito il presidente Severino Salvemini, il gruppo è concentrato sul business core e quindi sulle attività legate ai multiplex per il digitale terrestre.

 

I tre mux di TIMB coprono il 95,2% della popolazione italiana

Guardando ai risultati per settore di attività l’operating free cash flow di TIMB (Telecom Italia Media Broadcasting) è pari a 9 milioni di euro mentre era azzerato nel primo trimestre 2013. Il risultato è da attribuire sostanzialmente alla migliore gestione del capitale circolante (+11,6 milioni di euro) parzialmente compensato dalla riduzione dell’Ebitda.

Al 31 marzo i tre multiplex digitali di TIMB coprono il 95,2% della popolazione italiana. La capacità trasmissiva allocata è pari a circa 61,3 Mbps che rappresentano circa il 94% della capacità disponibile.

Tenuto conto dell’attuale contesto economico e regolatorio e non considerando ancora gli effetti dell’integrazione di TIMB e Rete A il cui iter autorizzativo è ancora in corso, ”nel 2014 Ti Media prevede di mantenere l’attuale livello di occupazione di banda dell’Operatore di Rete TIMB anche attraverso nuovi clienti, di incrementare l’offerta di servizi aggiuntivi e, mantenendo un attento controllo dei costi, consentire così una generazione di cassa positiva”.

 

Il 9 aprile scorso, TI Media e il Gruppo L’Espresso hanno siglato un accordo, le cui trattative erano state avviate lo scorso ottobre, che prevede l’integrazione dei tre multiplex facenti capo a TIMB e dei due che sono di Rete A.

La joint-venture sarà partecipata al 70% da TI Media e per il restante 30% da Gruppo L’Espresso per una valutazione, secondo le stime degli analisti, di circa 300 milioni di euro.

La trattativa aveva inizialmente subito un rallentamento perché TI Media stava vagliando la possibilità di mantenere la proprietà del canale 55 Uhf per darlo solo in gestione alla New Co.

Adesso TI Media se si è riservata l’opzione di acquisto del diritto d’uso proprio del canale 55 Uhf.