La spagnola Abertis punta alle torri mobili di Telecom Italia e Wind

di Alessandra Talarico |

Lo ha confermato ieri, a margine della presentazione dei risultati trimestrali, il direttore finanziario José Aljaro, che ha definito ‘strategiche’ le attività di gestione delle infrastrutture di telecomunicazione.

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Abertis

Potrebbe entrare presto nel vivo la cessione delle torri mobili di Telecom Italia e Wind: interessato a rilevare gli asset il gruppo spagnolo Abertis, attivo nelle infrastrutture e concessioni autostradali. Lo ha confermato ieri, a margine della presentazione dei risultati trimestrali, il direttore finanziario José Aljaro, che ha definito ‘strategiche’ le attività di gestione delle infrastrutture di telecomunicazione. Settore nel quale il gruppo spagnolo spera di crescere nei prossimi mesi, partendo dall’acquisto di 10 mila torri di trasmissione mobile in Italia.

Abertis, che ha chiuso il primo trimestre di quest’anno con un fatturato in crescita del 3,9% a 1,095 miliardi di euro, è il primo azionista dell’operatore satellitare Hispasat e il primo operatore di torri telefoniche in Spagna.

 

La società, che qualche anno fa stava per fondersi con Autostrade – ma l’operazione venne infine bloccata – è impegnata anche nel processo di acquisizione del 64,5% del capitale sociale del gruppo satellitare israeliano SpaceCom, un asset ritenuto ‘complementare’ a Hispasat.

 

Dalla vendita delle torri mobili, Telecom Italia conta di incassare all’incirca 1 miliardo di euro. La vendita delle torri, ha precisato l’ad della società italiana, Marco Patuano, è un’operazione industriale: una riallocazione di capitale investito che, in Italia, servirà per sostenere gli investimenti nelle reti mobili Lte e nella fibra.