#Europee2014. Verdi europei: sui diritti digitali servono proposte concrete

di di Flavia Marzano (Verdi europei - Candidata Europee 2014) |

La lista Green Italia – Verdi Europei chiede esplicitamente una Carta dei diritti digitali europei che preveda la protezione della privacy dei dati personali e assicuri la libertà d'informazione anche in rete.

Europa


Flavia Marzano

La prima impressione che si ha navigando in rete alla ricerca di programmi elettorali per le Europee 2014 è che i Partiti, nonostante manchino meno di tre settimane alle elezioni, non ci abbiano “ancora” pensato seriamente.

 

Solo la lista Green Italia – Verdi Europei chiede esplicitamente una Carta dei diritti digitali europei.

 

Che cosa deve garantire questa Carta?

 

Deve prevedere la protezione della privacy dei dati personali e deve assicurare la libertà d’informazione anche in rete, libertà e garanzie che ben sono descritti qui https://www.wepromise.eu/it/page/carta e che si possono riassumere in:

 

1. Promozione della trasparenza, dell’accesso ai documenti e della partecipazione dei cittadini

2. Sostegno alla protezione dei dati e alla legislazione sulla privacy

3. impegno a tutelare l’accesso illimitato a Internet e ai servizi in rete

4. impegno a promuovere l’aggiornamento della legislazione relativa al diritto d’autore

5. Nessuna adozione di misure di sorveglianza non controllate

6. impegno a promuovere l’anonimato in rete e la crittografia

7. Nessuna privatizzazione del potere esecutivo, al di fuori dell’iter giudiziario

8. impegno a sostenere i controlli sulle esportazioni di strumenti di sorveglianza e di tecnologie atte alla censura

9. impegno a difendere il principio del ‘multistakeholderism’

10. impegno a promuovere il software libero

 

A questo si aggiunge la richiesta di FOIA “Freedom Of Information Act” in ogni paese europeo per abrogare almeno tre punti della normativa vigente (Fonte: www.foia.it):

 

1. eliminare la restrizione che consente l’accesso ai documenti pubblici unicamente a coloro che hanno un interesse “diretto, concreto e attuale” e giuridicamente tutelato;

2. l’obbligo di motivare la richiesta d’accesso ai documenti. Dovrà essere caso mai la Pubblica Amministrazione a motivare un eventuale diniego all’accesso;

3. abrogare il divieto di accedere ai documenti pubblici al fine di esercitare un controllo dell’operato delle Pubbliche Amministrazioni, equiparando quindi la normativa italiana in materia a quella del resto del mondo.

 

Altri punti all’ordine del giorno della lista Green Italia – Verdi Europei sono la richiesta di neutralità della rete e la promozione dell’inclusione digitale e la valorizzazione delle possibilità offerte dalla rete per accrescere e diffondere il controllo dei cittadini sulle decisioni politiche e sui comportamenti della Pubblica Amministrazione.

 

Un ultimo spunto sulle modalità di voto: si possono esprimere fino a tre preferenze purché di due sessi diversi. Non perdete l’occasione di dire la vostra e di far capire a chi ci governa che gli italiani sono pronti a partecipare e preferiscono scegliere direttamente i loro candidati.