#Europee2014, il Pd: ‘Mercato unico digitale entro i primi 100 giorni di legislatura’

di Raffaella Natale |

Nel programma del Pd per le elezioni europee del 25 maggio banda larga per tutti e misure per roaming, privacy, net neutrality e diritto d’autore.

Italia


ICT

Entra nel vivo la competizione elettorale per le prossime elezioni europee del 25 maggio. Secondo gli ultimi sondaggi, il Pd è in testa nelle preferenze seguito dal M5s e da Forza Italia. Ma cosa prevedono i politici per il digitale?

Il programma del Pd si sviluppa in 10 punti e ricalca quello del Pse, sottoscritto quando a febbraio ha aderitoal Partito socialista europeo.

Il punto 8 del partito guidato da Matteo Renzi è dedicato alla Agenda digitale si propone come obiettivo: banda larga in tempi stretti, ma anche tutela della privacy e del diritto d’autore, misure per il roaming, la net neutrality e la realizzazione del Mercato unico digitale entro i primi 100 giorni di legislatura.

 

L’UE, si legge nel programma del Pd, deve adattarsi alle nuove sfide dell’agenda digitale, garantendo un accesso diffuso a Internet e un utilizzo ottimale delle potenzialità della rete per imprese, ricercatori, professionisti.

Quattro milioni di persone lavorano nelle TLC nell’UE (numero che cresce del 3% annuo, nonostante la crisi), un enorme potenziale di crescita dei mercati delle telecomunicazioni in grado di far crescere l’economia europea.

Secondo un recente studio del Parlamento europeo, ricorda il Pd, la creazione di un mercato unico digitale potrebbe generare 260 miliardi di euro supplementari, ovvero più del PIL della Danimarca stimato nel 2014.

 

Per il Partito democratico, quindi, “La rete deve continuare a essere uno spazio di libertà e creatività. Ma abbiamo anche bisogno di una normativa comunitaria efficace in materia di protezione dei dati personali dei cittadini e di accesso all’informazione“.

E’ fondamentale trovare il giusto equilibrio tra privacy, libertà e sicurezza. Il roaming è una delle ultime barriere rimaste a livello europeo”.

Grazie al lavoro del Parlamento e in particolare del gruppo S&D, sottolinea il Pd, “entro il 2015 le tariffe di roaming in entrata e uscita all’interno dell’UE non saranno più soggette a costi aggiuntivi rispetto a quelli domestici“.

Il Pd vuole anche standard europei e politiche per garantire la libertà dei mezzi di informazione: l’accesso dei cittadini all’informazione dipende dalla libertà e dal pluralismo dell’informazione stessa.

 

Mercato Unico digitale

Le proposte del Pd sono intanto il completamento del Mercato unico digitale con misure urgenti e concrete entro i primi 100 giorni di legislatura: “Un’indicazione chiara anche per l’Italia ad accelerare senza scuse sulla banda larga”.

Tra le proposte anche il diritto d’autore, per il quale il Pd chiede una revisione e modernizzazione delle disposizioni europee.

“Sosteniamo e facilitiamo l’accesso ai contenuti della Rete garantendo la protezione e il riconoscimento per gli autori. L’illegalità si colpisce facilitando e ampliando le opportunità di scambio legale e i servizi connessi, non penalizzando i singoli utenti con modalità arbitrarie”.

Spazio anche per la neutralità della rete e la libera circolazione di informazioni e contenuti su internet.

Prevista anche l’introduzione di misure a favore di startup e micro-imprese nel settore della ICT Promozione di strumenti europei che favoriscano lo sviluppo del commercio online e di una forte tutela dei consumatori grazie a informazioni più facilmente comparabili e maggiori diritti al momento di cambiare fornitore o contratto.

 

Tecnologie pulite e processi di produzione ecocompatibili

Il punto 9 è dedicato alla green economy: un’Europa più verde è un’Europa più smart.

Per il Pd, l’Ue deve riacquisire il ruolo di leader mondiale nella protezione della natura e delle risorse naturali, nonché nella lotta all’inquinamento e ai cambiamenti climatici.

“E’ fondamentale – si legge nel programma – sostenere gli impegni europei in materia di efficienza energetica e cambiamento climatico, adeguando il settore produttivo europeo con scelte di lungo periodo che portino effetti positivi sull’occupazione. Le nostre proposte Tecnologie pulite e processi di produzione ecocompatibili vincolanti per la riduzione delle emissioni di CO2, per aumentare il consumo di fonti di energia rinnovabili e migliorare l’efficienza energetica“.

Ma anche Project Bonds per finanziare investimenti per l’economia verde e dell’energia rinnovabile. Miglioramento del processo di riciclaggio dei rifiuti.

“In questo modo – conclude il Partito democratico – saremo in grado di ridurre la pressione sulle scarse risorse naturali a disposizione. Combatteremo la precarietà energetica e garantiremo un accesso minimo all’energia per tutti”.

 

Programma del Pd per le elezioni europee 2014