Frequenze Tv, Joaquin Almunia: ‘Procedura d’infrazione per l’Italia? Chiusura incerta’

di Paolo Anastasio |

Joaquin Almunia, commissario Ue alla Concorrenza: ‘Spero che si arrivi ad una proposta finale delle autorità italiane e che saremo in grado di adottare una decisone finale. La chiusura della procedura di infrazione è ancora incerta’.

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Joaquin Almunia

Oggi il commissario Ue per la Concorrenza, Joaquin Almunia, ha detto di non essere ancora certo che la Commissione europea possa chiudere la procedura d’infrazione che pende sull’Italia per l’assegnazione delle frequenze tv, aperta nei confronti del nostro paese per scarsa concorrenza nel settore Tv.

“Attendiamo l’asta e l’assegnazione definitiva dei canali multiplex da molto tempo”, ha detto Almunia, ricordando che il caso è sul tavolo della Commissione da diversi anni.

 

La presenza di un solo pretendente, Cairo Communication, proprietario di La7, all’assegnazione delle frequenze tv dell’ex beauty contest non rappresenta quindi una certezza per il superamento della procedura di infrazione, aperta dalla Commissione Ue contro l’Italia nel 2005, dopo l’entrata in vigore della Legge Gasparri che riformava il settore audiovisivo.

 

Cairo ha depositato la sua manifestazione di interesse lo scorso 14 aprile e ora ha una ventina di giorni di tempo per presentare un’offerta economica.

 

In quell’occasione, il sottosegretario allo Sviluppo economico Antonello Giacomelli aveva sottolineato che era ancora “presto per dire se l’esito sarà sufficiente a chiudere la procedura d’infrazione”.


“Ho avuto a che fare con diversi ministeri italiani, diverse autorità, tutti con diversi approcci. Spero che si arrivi ad una proposta finale da parte delle autorità italiane e che saremo in grado di adottare la nostra decisione definitiva. Ma a oggi non sono ancora sicuro”, ha detto Almunia durante una conferenza stampa a Bruxelles sul tema delle frequenze tv.

 

Le dichiarazioni di Almunia non sono una sorpresa per il nostro paese, anche perché un altro vincolo europeo nei confronti dell’Italia è l’apertura del 40% del quinto multiplex a nuovi operatori. Rai e Mediaset sostengono di non avere nulla in contrario all’apertura del quinto mux alla concorrenza, ma di non aver mai riscontrato l’interesse di nessun player.

 

La procedura d’infrazione sarà certamente oggetto di discussione fra il sottosegretario Giacomelli e Neelie Kroes, commissario Ue all’Agenda Digitale, in occasione dell’incontro in programma a Bruxelles l’8 maggio. Giacomelli incontrerà il commissario Almunia in un altro incontro successivo, sempre a maggio.