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‘Tagli all’editoria, Renzi copia la nostra linea’. Intervista a Giuseppe Brescia (M5S)

Brescia

Dibattito aperto sull’annuncio del premier Matteo Renzi riguardo alla cancellazione dell’obbligo di pubblicare sui giornali i bandi di gara della Pubblica amministrazione.

Una disposizione che, secondo il Presidente del Consiglio, farebbe risparmiare 100 milioni di euro. Una misura già caldeggiata dal M5S. Ne abbiamo parlato con l’on. Giuseppe Brescia che ha presentato una proposta di legge sull’editoria che, anticipando di diversi mesi quanto dichiarato ieri da Renzi, già chiedeva l’abolizione dell’obbligo di pubblicazione dei bandi di gara.

Key4biz ha potuto visionare in anteprima i dettagli di questa proposta, inizialmente presentata il 28 maggio 2013 e poi ritirata per essere depositata il 24 gennaio 2014 arricchita dal contributo giunto dalla rete.

Due sono gli elementi fondamentali: destinare gli 80 milioni di euro di fondi diretti riservati all’editoria per finanziare startup editoriali di giornalisti under 35 e risparmiare 3 miliardi di euro eliminando appunto l’obbligo di pubblicazione dei bandi di gara delle PA sui quotidiani nazionali e locali, sostituendolo con altre modalità di pubblicazione meno onerose per le casse degli enti locali, che avranno dunque maggiori fondi a loro disposizione.

Key4biz. Renzi copia il M5s?

Giuseppe Brescia. Ormai non ci facciamo più caso: vedere Renzi copiare spudoratamente tutti i nostri provvedimenti per noi è diventata “normalità”. Ci sorridiamo su. Questo governo è nato tra promesse e fuochi d’artificio solo per dare la possibilità a Renzi di sedere su quella poltrona, ma la verità è che non ci sono idee, non c’è un minimo di progettualità alla base. Chi si ricorda più il famoso “file excel” o “una riforma al mese”!?

Key4biz. Vabbè, basta le cose si facciano, o no?

Giuseppe Brescia. Certo, non le nascondo però che ci farebbe piacere se il premier avesse almeno il buon gusto di citare il nostro lavoro invece di rivenderselo come proprio ma per carità, per noi l’importante è che le cose vengano fatte, quindi se Renzi ha bisogno di copiare i nostri provvedimenti per fare qualcosa di buono ben venga: noi continueremo a lavorare ed a tirar fuori idee e progetti per il bene del Paese.

Key4biz. Torniamo alla questione editoria…

Giuseppe Brescia. L’abolizione dell’obbligo di pubblicazione dei bandi, un’enorme fonte di finanziamento pubblico indiretto ai giornali, è ad esempio una misura necessaria che abbiamo individuato con i cittadini, quando abbiamo discusso la nostra proposta di legge per l’abolizione del finanziamento pubblico all’editoria.

Key4biz. Che risparmi si potrebbero avere dall’eliminazione dell’obbligo di pubblicare i bandi di gara sui giornali cartacei?

Giuseppe Brescia. Noi avevamo individuato misure per far risparmiare 3 miliardi di euro alle pubbliche amministrazioni mentre loro solo 100 milioni. Sembra che non siano neanche capaci di copiare a dovere.

Key4biz. La stampa online ha cambiato la comunicazione?

 

Giuseppe Brescia. Non c’è dubbio che l’evoluzione della stampa online abbia scosso il mondo dell’informazione, obbligandolo a una necessaria evoluzione e in Italia siamo ancora troppo in ritardo rispetto ad altri Paesi. Grazie alla rete si è passati da una comunicazione monodirezionale a una comunicazione bidirezionale e il mondo dell’informazione si è trasformato da un’oligarchia a una piazza libera di informazione e discussione.

Key4biz. Bisogna, quindi, puntare al web?

 

Giuseppe Brescia. Sì. Viviamo in un’epoca in cui bisogna pensare a un giornale che vive 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e in cui una breaking news può partire da Twitter piuttosto che da una redazione. Non a caso, tutti i dati ufficiali dimostrano che solo sul web l’utilizzo e le vendite degli spazi pubblicitari sono in aumento mentre sono in netto calo da diversi anni sulla carta stampata.

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