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Eutelsat-Rai: decolla la tv del futuro. A Roma il primo docufilm in Ultra HD

Italia


Rai ed Eutelsat procedono veloci verso l’Ultra Alta Definizione (4K). Presentato oggi a Roma, per la prima volta, nella sede di Viale Mazzini il nuovo documentario “Roma, Napoli, Venezia… in un crescendo rossiniano“, interamente girato in Ultra HD, frutto del lavoro sinergico tra la divisione della Tv pubblica per le Strategie Tecnologiche ed Eutelsat.

L’obiettivo di questa collaborazione tra i due operatori nasce dalla volontà di valorizzare le nuove tecnologie di ripresa e produzione in 4K, innovativo standard che offre una definizione quattro volte superiore a quella dell’attuale Alta Definizione e che è pronto a rivoluzionare l’esperienza di visione. Eutelsat, inoltre, ha annunciato che il documentario, diretto dalla regista Lina Wertmüller, verrà trasmesso sul suo canale satellitare sperimentale in Ultra HD.

 

Renato Farina: ‘Da Eutelsat, esperienza e risorse per favorire il 4K’

Eutelsat – ha dichiarato stamani Renato Farina, amministratore delegato di Eutelsat – continuerà a mettere in campo l’esperienza e le risorse per favorire l’evoluzione dell’Ultra HD a ogni livello della catena di produzione e trasmissione“.

Farina ha aggiunto che “Dopo aver lanciato il primo canale europeo in Ultra HD via satellite, a gennaio 2013, abbiamo collaborato con i principali player del settore per supportare il 4K“.

“La nostra partnership con Rai – ha concluso Farina – riflette questa strategia e arricchisce la library dei contenuti con un’opera eccezionale, offrendo agli spettatori un’esperienza di visione totalmente immersiva”.

 

Luigi Rocchi: ‘Il 4K tra gli obiettivi prioritari della Rai’

Per Luigi Rocchi, Direttore Strategie Tecnologiche Rai, “L’iniziativa si inquadra nel percorso di innovazione tecnologica che il vertice Rai ha posto tra gli obiettivi prioritari dell’azienda e nell’attività di sperimentazione tecnologica di nuovi sistemi di ripresa con contenuti d’autore”.

 

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La Wertmüller racconta l’Italia attraverso gli occhi di Gioachino Rossini

Diretto dalla regista Lina Wertmüller, l’opera sfrutta l’eccezionale qualità delle immagini 4K per mostrare il patrimonio artistico e culturale di tre città italiane: Roma, Napoli e Venezia.

Il documentario è ambientato in queste tre grandi città d’arte italiane che, attraversate in carrozza e in gondola dal celebre musicista Gioachino Rossini, svelano come la Cultura e la Musica del passato siano sempre vive e risonanti nel presente. Nelle vesti di attore protagonista, un insolito Elio, accompagnato da Giuliana De Sio nei panni di Isabella Colbran, moglie del grande compositore pesarese. Le belle immagini delle città italiane sono anche arricchite con riproduzioni di quadri d’epoca in risoluzione Ultra HD.

 Si tratta di un racconto molto ironico e vivace che sconfessa l’idea comune di documentario visto come narrazione un po’ ingessata e didascalica. Eutelsat porterà questo documentario in varie manifestazioni nazionali e internazionali.

 

Porte aperte sulla Tv del futuro

Nell’intervista che Renato Farina ha rilasciato a Key4biz, per annunciare questo grande evento, l’Ad di Eutelsat ha commentato che “La presenza di Lina Wertmüller semplicemente ci inorgoglisce. Direi che conferma come l’eccellenza sia il concetto chiave di questa iniziativa. L’eccellenza che unisce arte, patrimonio architettonico e tecnologia creando un solido ponte tra la grande tradizione culturale – in questo caso italiana – e il futuro rappresentato appunto dalle trasmissioni in Ultra HD“.

“Stiamo aprendo le porte alla televisione del futuro e sentiamo il giusto peso di un’iniziativa del genere che è ricca di innovazione e di sperimentazione e che pensiamo avrà delle implicazioni rilevanti per l’intero comparto broadcast mondiale”, ha sottolienato Farina, precisando che, grazie al documentario, “il pubblico potrà compiere un salto nel futuro sperimentando la straordinaria esperienza di visione permessa dall’Ultra HD“. 

 

Ultra HD anche via web?

Farina ha commentato a Key4biz che “bisogna essere prudenti sulla possibilità concreta che l’Ultra HD arrivi agli utenti via Web. Il discorso è eminentemente tecnico. Sappiamo bene che la trasmissione Ultra HD richiede una certa quantità costante di banda e di bit rate. Con i nuovi sistemi di codifica HEVC si parla di almeno 20 Megabit. Sul versante Web, invece, c’è qualcuno che ritiene di poterlo assicurare le trasmissioni con una capacità di 3,5 Megabit usando lo streaming adattativo. In questo modo, però, pur continuando a mantenere la connettività sullo schermo dell’utente, il segnale si degrada riducendo la qualità dell’immagine. Il che suona come contraddizione per l’Ultra HD che nasce proprio per garantire il massimo della qualità dell’immagine“.

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