Google punta sul wireless. Diventerà il più grande operatore globale di Tlc?

di Paolo Anastasio |

Google sarebbe interessata ad entrare direttamente nel business delle reti wireless in qualità di operatore virtuale nelle città dive è attiva l’offerta a banda larga fissa Google Fiber.

Stati Uniti


Google

Google sarebbe interessata ad entrare direttamente nel business delle reti wireless in qualità di Mvno (Mobile virtual network operator). Lo scrivono diversi siti specializzati Usa, fra cui The Information e Cnet, secondo cui  i vertici di Google starebbero meditando l’offerta di servizi wireless nelle città americane in cui è già operativo il servizio Google Fiber per la fornitura di servizi in fibra e tv.

 

I dettagli dell’operazione sono vaghi per ora, però l’idea di Google sarebbe quella di acquistare capacità di banda wireless in modalità wholesale (all’ingrosso) per rivendere poi l’accesso wireless, in particolare in Wi-Fi, ai clienti già raggiunti da Google Fiber.

 

Secondo le fonti, Google ha già aperto nel 2014 un discorso in questo senso con Verizon, e l’anno scorso ha discusso analoghe possibilità con Sprint, prima che fosse acquisito da Softbank.

 

Ad oggi, Google Fiber è stato realizzato in alcune città americane fra cui Kansas City (Missouri) e Provo (Utah); in cantiere c’è la realizzazione di un network a Austin (Texas) e in futuro Google Fiber arriverà anche in altre città americane: Portland (Oregon), San Jose (California) e altre sei città.

 

La strategia di Google sulla fibra ha già messo pressione sui carrier Usa. Nel 2013 At&t ha realizzato una rete in fibra di proprietà a Austin dopo l’annuncio dell’arrivo di Google.

 

Secondo gli analisti, l’ingresso di Google nel business del wireless metterebbe sotto pressione il duopolio dei carrier americani, Verizon e At&t, perché l’azienda di Mountain View entrerebbe in diretta concorrenza con gli operatori tradizionali anche nel business della fornitura di servizi senza fili.

 

Secondo speculazioni di The Information, il network wireless di Google  si baserebbe da un lato su access point Wi-Fi collegati alla dorsale in fibra di Google Fiber, facendo riferimento ai network degli altri carrier soltanto laddove mancasse questa possibilità.

 

Secondo Cnet, Google ha già detto chiaro e tondo che non ha alcun interesse nel business dei servizi voce e quindi la concorrenza con i carrier non sarebbe legata a questo tipo di servizio tradizionale. Di certo l’interesse per il Wi-Fi da parte di Google non è una novità, come dimostra l’accordo siglato con Starbucks per l’accesso a 7 mila access point della catena. Per ora Google Fiber è un servizio limitato ad alcune città ma l’intenzione è di estendere l’offerta e il modello dell’offerta in fibra non soltanto negli Usa ma anche a livello gobale.