App mobili, una manna anche per l’advertising

di Alessandra Talarico |

Nel 2017, secondo IDC, i ricavi della pubblicità legata alle app ‘freemium’ supereranno quelli del PC online display advertising nei principali mercati mondiali.

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Sembra tramontare il sogno delle app a pagamento: il mercato delle app – che ha sorpassato la soglia dei 102 miliardi di download e un giro d’affari da 26 miliardi di dollari – vira sempre più verso il modello ‘freemium’, che si basa sugli acquisti in-app e sulla pubblicità.

Per ‘freemium’ si intende, infatti, l’offerta di app gratuite e l’applicazione di un costo sull’acquisto di funzioni aggiuntive.

Questo modello – i cui pionieri sono stati gli sviluppatori di giochi – si basa anche sull’offerta di brevi spot pubblicitari e rappresenta il segmento del mercato a più forte crescita e presto dominerà il mercato.

Mentre, infatti, i ricavi legati all’acquisto delle app sono scesi del 29% lo scorso anno, il giro d’affari delle app ‘fremium’ è cresciuto del 210%. Lo rivelano i dati di uno studio di IDC e App Annie, secondo cui la quota di ricavi generata dalle app a pagamento è scesa dall’8% al 4% del fatturato complessivo del mercato app.

Cresce quindi il giro d’affari della pubblicità legata a queste app, che sta crescendo anche più veloce dell’advertising browser-based.

Spiegano gli analisti che la pubblicità in-app è cresciuta di 1,6 volte tra il 2012 e il 2013, mentre il display advertising su Pc è cresciuto di 1,1 volte. Il mobile display advertising, invece, è cresciuto di 1,5 volte. E il trend è destinato ad affermarsi, visto che la pubblicità in-app crescerà di 3,8 volte tra il 2013 e il 2017, rispetto a una crescita di 1,3 per il display advertising su Pc e di 3,7 per il Mobile display advertising.

Secondo le proiezioni di IDC, i ricavi della pubblicità in-app supereranno quelli del PC online display advertising entro il 2017 nei principali mercati (Brasile, Canada, Francia, Germania, India, Giappone, Russia, Corea del Sud, Regno Unito e Stati Uniti).

 

C’è anche un’eccezione alla regola: lo sviluppatore svedese Mojang ha infatti dimostrato che è possibile generare massicci ricavi da un’app a pagamento: il gioco ‘Minecraft’ si è affermato infatti come ‘evergreen’ nonostante il prezzo di 7 dollari e si è piazzato tra le prime 20 negli Usa in termini di ricavi.

 

Lo scorso anno, secondo dati Gartner, le app gratuite scaricate sono state 83 milioni, pari al 91% del totale. Entro il 2017 questa percentuale raggiungerà il 94,5%.

 

Sempre secondo Gartner, gli acquisti in-app rappresenteranno il 48% dei ricavi, rispetto al 17% del 2013 e all’11% del 2011.

 

Quanto alle app a pagamento, il 90% viene scaricato meno di 500 volte al giorno per ricavi complessivi di meno di 1.250 dollari.