#Datagate, ok di Obama alla riforma della Nsa: ‘Dati degli utenti conservati dalle telco’

di Paolo Anastasio |

Il presidente Barack Obama ha confermato ufficialmente che la riforma dell’Nsa metterà la parola fine alla raccolta di massa e alla conservazione dei dati telefonici di milioni di utenti che saranno invece mantenuti dalle compagnie telefoniche.

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Barack Obama

Il presidente Barack Obama ha confermato ufficialmente che l’Nsa (National Security Agency) non raccoglierà e non conserverà più i dati telefonici degli utenti. La conservazione di milioni di dati telefonici, come preannunciato nei giorni scorsi, sarà affidata dal governo alle compagine telefoniche. Il piano di Obama piace a Edward Snowden, la talpa del Datagate le cui rivelazioni hanno acceso lo scandalo dello spionaggio di massa dei dati da parte delle agenzie di intelligence, non solo di quelle Usa.

 

Il piano di riforma dell’Nsa, frutto dello scandalo Datagate, necessita del via libera del Congresso, con cui Obama è pronto a collaborare per raggiungere l’obiettivo finale.  

“Dopo aver considerato le diverse possibilità disponibili, ho deciso che la strada migliore per il governo sia quella di non raccogliere più né conservare dati frutto di raccolta massiva”, ha detto Obama in una nota, aggiungendo che la conservazione dei dati stessi farà capo alle compagnie telefoniche per il periodo previsto dalla legge (5 anni).

“Credo che questo sia l’approccio migliore per assicurare l’accesso alle informazioni di cui abbiamo bisogno per rispondere alle nostre esigenze di intelligence e nel contempo per accrescere la fiducia del pubblico sulle modalità con cui i dati vengono raccolti e confermati”, ha aggiunto il presidente.

 

Nei giorni scorsi, il presidente Obama aveva detto che il nuovo piano metterà la parola fine al controllo di massa dei dati da parte del governo pur mantenendo aperta la possibilità per le agenzie di intelligence di condurre indagini in chiave anti terrorismo.

Le autorità governative potranno continuare ad accedere ai dati richiesti, previo consenso di un magistrato.