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Videogiochi, sviluppatori made in Italy a caccia di business negli Usa

Italia


Sviluppatori di videogiochi italiani a caccia di nuove opportunità di business negli Usa. Una delegazione di 11 studi di sviluppo di casa nostra sarà presente, sotto il brand Games in Italy, alla prossima edizione del Game Connection America 2014, la fiera B2B di riferimento per il settore che si terrà a San Francisco dal 17 al 19 marzo. La trasferta americana è stata organizzata dall’ICE (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane) e AESVI (Associazione Editori Sviluppatori Videogiochi Italiani).


La fiera di San Francisco sarà l’occasione per mostrare le competenze tecniche e creative a circa 1.500 rappresentanti di 500 aziende del settore videoludico internazionale, provenienti da una cinquantina di paesi.


La trasferta è stata resa possibile dal contributo economico dell’ICE.


Le aziende italiane che prenderanno parte alla kermesse sono 93 Steps, Bad Seed Entertainment, Digital Tales, E-Ludo Interactive, Foofa Studios, Forge Rely, Interactive Project, Just Funny Games, Mangatar, Ticonblu, Tiny Bull Studios. Cinque di queste aziende sono inserite nel registro speciale delle start up innovative del Mise: si tratta di Bad Seed Entertainment, Interactive Project, Just Funny Games, Mangatar e Tiny Bull Studios.  


Thalita Malagò (AESVI): ‘Occasione di incontro con potenziali editori e investitori internazionali’

Lo scopo dell’iniziativa è dare ai game developer italiani la possibilità di presentare i loro progetti a potenziali editori e investitori internazionali e, più in generale, di promuovere il “Made in Italy” in campo videoludico – ha detto a Key4biz Thalita Malagò, Segretario Generale di AESVI  Il “Made in Italy” è già molto apprezzato all’estero in settori come la moda, il cibo, il design, l’obiettivo è di affermarlo anche nel settore dei videogiochi.

Le aziende che partecipano sono studi di sviluppo provenienti da tutta Italia che presenteranno progetti da realizzare o già pronti per approdare sul mercato. All’evento c’è una presenza rilevante di operatori Usa o Canada, ma anche molti operatori provenienti dall’Oriente, dal Sud America e dall’Europa.

Le aziende partecipanti realizzano in prevalenza videogiochi di intrattenimento per piattaforme mobile (iOS e Android), per PC (browser games) o per console. Oltre ai titoli commerciali, molti si dedicano anche allo sviluppo di applied games (videogiochi applicati ad ambiti diversi dall’intrattenimento) come ad esempio videogiochi finalizzati all’apprendimento o alla formazione – aggiunge Malagò – Due delle aziende partecipanti alla missione sono stati selezionate da Game Connection America 2014 nell’ambito dell’iniziativa Selected Projects con i titoli Loading Human (Foofa Studios/Untold Games) e MyGP Team Turbo (Interactive Project).

L’industria videoludica italiana sta vivendo una fase di grande fermento. Nel corso degli ultimi 5 anni sono nate numerose realtà lungo tutto lo stivale che danno lavoro a giovani appassionati. Oggi ci sono circa 80 studi di sviluppo di videogiochi in Italia che vanno da imprese individuali ad aziende più strutturate con team di piccole-medie dimensioni – chiude Malagò Non abbiamo dati sul fatturato al momento ma, vedendo crescere sempre più l’attenzione di istituzioni pubbliche e investitori privati sul settore, possiamo certamente affermare che l’industria italiana tiene ed è in una fase crescente.

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