eGovernment: via libera Ue alla fatturazione elettronica negli appalti pubblici. Previsti risparmi per 2,3 mld di euro

di Alessandra Talarico |

Via libera dal Parlamento Ue alla direttiva della Commissione che istituisce una norma europea per la fatturazione elettronica. Oltre ai vantaggi ‘ambientali’ legati alla riduzione della carta, previsti risparmi economici per le aziende e i governi.

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eGovernment, fatturazione elettronica

Via libera dal Parlamento europeo alla fatturazione elettronica negli appalti pubblici, un nuovo passo avanti verso un’amministrazione pubblica senza carta e verso risparmi potenziali che la Ue stima in circa 2,3 miliardi di euro.

La direttiva della Commissione europea a questo punto dovrà solo essere ratificata formalmente dal Consiglio e pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea per essere recepita dagli Stati membri.

I vantaggi dell’approccio della Commissione sono diversi: l’istituzione di una norma europea per la fatturazione elettronica da punto a punto migliorerà infatti l’interoperabilità tra i diversi sistemi di fatturazione elettronica, principalmente nazionali, eliminando l’incertezza giuridica, l’eccessiva complessità, i costi operativi e gli oneri amministrativi supplementari per gli operatori economici, che attualmente devono utilizzare diverse fatture elettroniche nei vari Stati membri.

Questo contribuirà non solo a promuovere l’adozione della fatturazione elettronica in Europa (utilizzata al momento solo per il 4-15% di tutte le fatture scambiate), ma anche a favorire l’innovazione e l’avvio di un nuovo approccio strutturale di alcuni ambiti della pubblica amministrazione, facilitando la partecipazione delle PMI agli appalti pubblici e aumentando la trasparenza sulle opportunità commerciali.

 

La spesa pubblica per beni, opere e servizi rappresenta il 19% del PIL Ue: nell’attuale contesto di spending review e di efficientemento della spesa pubblica, una gestione più razionale, trasparente e armonizzata degli appalti pubblici è quindi quanto mai importante e rientra nelle priorità della Commissione per la crescita e la competitività dell’economia europea.

Il passaggio agli appalti elettronici, e in particolare il ricorso alla fatturazione elettronica, può infatti generare notevoli risparmi e facilitare la vita sia ai governi che alle migliaia di imprese che operano nel mercato interno. La Ue stima ad esempio che con il passaggio dalla carta alla fatturazione interamente automatizzata i costi del ricevimento di una fattura passeranno da 30-50 euro a 1 euro.

“Sostenere una pubblica amministrazione moderna ed efficiente nella Ue e rafforzare il mercato unico sono priorità cruciali per la Commissione europea. Lo sviluppo di uno standard europeo per la fatturazione elettronica negli appalti pubblici e l’obbligatorietà di questa norma per tutte le amministrazioni pubbliche contribuirà al raggiungimento di entrambi gli obbiettivi. Da un lato si potranno ridurre i costi i costi e la complessità per le aziende e i governi, dall’altro si potranno rimuovere le barriere d’ingresso al mercato e migliorare l’interoperabilità tra i diversi sistemi nazionali”, ha affermato il Commissario europeo per il Mercato interno e i servizi Michel Barnier, secondo cui questo approccio contribuirà anche a combattere le frodi.