#8marzo, Viviane Reding: ‘Basta truffe alle donne, devono guadagnare quanto gli uomini’

di Raffaella Natale |

Viviane Reding, il Commissario Ue alla Giustizia, illustra nel Video i contenuti della Raccomandazione approvata in vista della Giornata Internazionale della Donna. Gli Stati membri avranno un anno di tempo per allinearsi.

Unione Europea


Differenze salariali

Stessi incarichi ma stipendi diversi: più lauti per gli uomini e più ‘leggeri’ per le donne. E’ la storia di sempre. Per fermare questa disparità di trattamento, in vista della Giornata Internazionale della Donna che si terrà domani 8 marzo, la Commissione Ue ha deciso di adottare una Raccomandazione con la quale invita i Paesi membri a migliorare la trasparenza retributiva di uomini e donne, nell’intento di colmare il divario di genere in questo campo.

 

 

 

Basta ‘truffe’ alle donne, ha rilanciato la vicepresidente Viviane Reding, Commissario Ue per la Giustizia. Sul lavoro serve trasparenza, solo così si potrà intervenire per evitare questa discriminazione.

“E’ inaccettabile che le donne siano retribuite meno, semplicemente perché sono tenute all’oscuro di quanto guadagnano i colleghi maschi. La trasparenza contribuirà a colmare il divario retributivo di genere”, ha commentato la Reding.

“In Europa – ha poi osservato – la parità delle retribuzioni non è ancora una realtà per le donne, per questo chiediamo oggi una maggiore trasparenza salariale. Se le imprese rispettano davvero il principio di pari retribuzione a pari lavoro, non dovrebbero aver nulla da nascondere“.

 

Negli ultimi anni, denuncia la Ue, è rimasto quasi immutato ed è fermo al 16,4% il differenziale retributivo, ossia la differenza media tra la retribuzione oraria di uomini e donne nell’intera economia.

 

Una maggiore trasparenza salariale contribuisce sensibilmente a combattere il divario, nella misura in cui può rivelare pregiudizi e discriminazioni di genere nelle strutture retributive all’interno di un’organizzazione, e consente quindi a dipendenti, datori di lavoro e parti sociali di intervenire adeguatamente per assicurare l’attuazione del principio della parità retributiva.

 

La Commissione raccomanda agli Stati membri di aumentare la trasparenza attraverso una gamma di misure: diritto dei lavoratori di accedere alle informazioni salariali, relazioni aziendali, audit salariali nelle grandi imprese, parità retributiva in sede di contrattazione collettiva.

 

Gli Stati membri hanno tempo fino al 31 dicembre 2015 per informare la Commissione sulle iniziative adottate per attuare la Raccomandazione, dopodiché la Ue valuterà i progressi realizzati e l’eventuale necessità di ulteriori provvedimenti.

 

Spero – ha concluso la Reding – che gli Stati membri raccoglieranno la sfida e si adopreranno per far sì che le donne non vengano più truffate. Insieme possiamo realizzare la parità di genere, non solo in occasione della Giornata Internazionale della Donna, ma tutto l’anno e una volta per tutte.”