Telefonica batte le stime, utile netto in aumento del 17% nel 2013

di Paolo Anastasio |

Telefonica chiude il 2013 con risultati superiori alle attese: l’utile netto è pari a 4,59 miliardi, in aumento del 17% rispetto al 2012. Ricavi in flessione dell’8,5% a 57,06 miliardi, indebitamento sceso a 45,38 miliardi di euro.

Spagna


Cesar Alierta

Telefonica, principale azionista di Telecom Italia, batte le stime degli analisti e chiude il 2013 con un utile netti di 4,59 miliardi di euro, in crescita del 17% grazie soprattutto all’ottimo risultato del quarto trimestre, con utili netti a 1,45 miliardi di euro, triplicati rispetto ai 437 milioni di euro dello stesso periodo del 2012.

 

Anche i ricavi netti annui di Telefonica, in calo dell’8,5% a 57,06 miliardi di euro, sono superiori alle attese del mercato.

 

L’indebitamento al 30 dicembre 2013 dell’azienda presieduta da Cesar Alierta è sceso a 45,38 miliardi di euro, meglio del previsto target di 47 miliardi. Il target per il 2014 è ridurre l’indebitamento a quota 43 miliardi.

 

Il fatturato in America Latina, che rappresenta il 51% dei ricavi, è aumentato del 9,6% nonostante il calo delle valute locali in Brasile, Argentina e Venezuela.

 

In aumento del 9,3% i ricavi derivanti dal traffico di dati mobili, a fronte di una flessione dell’8,6% dei ricavi in Europa. Pesa sul mercato spagnolo la guerra dei prezzi che ha eroso i margini.

 

La buona performance di Telefonica arriva in concomitanza con le preoccupazioni da parte dell’Antitrust europeo per l’offerta da 8,6 miliardi di euro avanzata da Telefonica per rilevare E-Plus, l’operatore tedesco che fa capo all’olandese KPN. Secondo Bruxelles, l’ingresso di telefonica sul mercato tedesco rischia di provocare un netto aumento dei prezzi e la riduzione da quattro a tre player nell’arena del mobile.