Pagamenti elettronici, slitta al 30 giugno l’obbligo di POS per professionisti e imprese

di Paolo Anastasio |

Il Decreto Milleproroghe approvato ieri in Senato prevede lo slittamento al 30 giugno dell’entrata in vigore dell’obbligo di POS per esercizi commerciali e studi professionali che fatturano più di 200 mila euro.

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Professionisti e imprese saranno obbligati ad accettare pagamenti mediante bancomat e carta di credito a partire dal 30 giugno. Lo stabilisce il decreto Milleproroghe (Dl 150/13), approvato ieri in Senato, che conferma così lo slittamento dell’obbligo di POS (Point of Sale), previsto per il primo gennaio di quest’anno dal DL 179/12, per i professionisti limitandolo agli esercizi commerciali e agli studi professionali che nell’anno precedente hanno registrato un fatturato superiore a 200 mila euro.

 

Il provvedimento è in linea con la proposta di legge del deputato di Sel Sergio Boccadutri per il superamento dell’ePayment divide nel nostro paese, molto in ritardo nell’adozione della moneta elettronica.  

 

Il Milleprororghe impatta differisce nel tempo quanto stabilito dal decreto interministeriale sui pagamenti elettronici, emanato lo scorso 27 gennaio di concerto dai ministri dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato e dal collega dell’Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni

Il decreto riguarda le modalità di accettazione obbligatoria delle carte di debito come modalità di pagamento per l’acquisto di beni, servizi e prestazioni professionali che scatta sopra la soglia dei 30 euro. Il decreto inoltre apre all’utilizzo di tecnologie alternative al Pos (Point of sale) per l’accettazione dei pagamenti, in particolare ai pagamenti via Internet. In altre parole, il Pos non è obbligatorio in presenza del canale online come alternativa per i consumatori e soprattutto non è obbligatorio per le aziende e i professionisti che fatturano meno di 200 mila euro, che sono la maggioranza.

 

In una seconda fase, è previsto che “entro i novanta giorni successivi all’entrata in vigore di questo decreto, possano essere definite nuove soglie minime di importo e nuovi limiti minimi di fatturato” inferiori ai 200 mila euro di fatturato. Ma qui non si parla di alcun obbligo, perché non è detto che il secondo decreto venga emanato.