Mercato unico tlc, Neelie Kroes: ‘L’attuale frammentazione del settore nella Ue è ridicola’

di Alessandra Talarico |

In un’intervista a Bloomberg Tv, il Commissario Neelie Kroes parla di mercato unico tlc e consolidamento.

Europa


Neelie Kroes

“E’ ridicolo che in Europa vi siano ancora 28 mercati per le telco”, soprattutto se si pensa  all’enorme influenza che gli attori di questo mercato hanno per la crescita economica e per lo sviluppo di settori vitali per l’economia europea, dall’eHealth all’automotive, passando per l’ambiente e tanti altri.

Ed è per questo che c’è bisogno di “un settore sano e al passo coi tempi. Abbiamo bisogno di un mercato unico”. È quanto ha affermato il Commissario Ue Neelie Kroes in un’intervista a Bloomberg Television da Barcellona, dove oggi si apre il Mobile World Congress.

Quanto all’auspicato consolidamento del mercato, questo sarà “una conseguenza, non l’obiettivo, del mercato unico digitale”. Lo scopo sarà infatti “liberarsi della frammentazione, che non fa bene ai consumatori né alle aziende del settore”.

La competizione, secondo la Kroes, non è garantita da un numero X di operatori sul mercato, ma dipende anche dalle regole, che dovranno essere legate alla nuova situazione del mercato delle comunicazioni.  Ed è per questo che è essenziale  il voto del Parlamento europeo che questa settimana si esprimerà sul regolamento Connected Continent e che sarà funzionale per un consolidamento del mercato in cui però dovrà esserci spazio anche per i piccoli operatori.

“Abbiamo bisogno di entrambi – ha detto – dei piccoli player così come di un paio di grandi operatori globali”.

 

Ma quello di cui c’è più bisogno, ha ricordato la Kroes nel suo discorso di apertura dell’evento di Barcellona, è di “rimuovere le barriere per le nostre reti mobili”, in particolare uniformando i sistemi di assegnazione e gestione dello spettro radio, così che gli operatori possano pianificare le loro strategie a livello pan-europeo e abbiano l’opportunità di partecipare all’allocazione delle frequenze anche al di fuori del loro mercato di appartenenza.

“Il dover affrontare 28 differenti sistemi di gestione dello spettro in Europa – ha detto il Commissario – è un tradimento per l’industria, l’economia e i consumatori europei. Il Parlamento europeo e i governi nazionali hanno il potere di cambiare le cose e spero possiamo persuaderli a farlo”.

L’importante è non cullarsi troppo sugli allori perché il mondo, soprattutto quello delle nuove tecnologie, viaggia veloce e, se pensiamo ad esempio al 5G, scopriamo che sì, l’Europa ha messo sul tavolo 700 milioni di euro per la ricerca e l’innovazione, ma anche la Corea non scherza, con investimenti pianificati per oltre 1 miliardo di euro.

“Non siamo i soli a lavorare sul 5G, ma per fortuna!…So che possiamo raggiungere migliori risultati attraverso la cooperazione globale e la convergenza perché così il 5G sarà ubiquo e interoperabile, funzionerà ovunque, per tutti”, ha concluso la Kroes.