Destinazione Italia: mini-trincee, frequenze e catasto delle reti. Misure utili per sostenere il digitale

di Alessandra Talarico |

Meno burocrazia per le imprese, meno disagi per i cittadini e risorse per le imprese che investono in digitale.

Italia


Banda larga

Catasto delle infrastrutture, voucher a fondo perduto per la digitalizzazione delle imprese ma, soprattutto, una tra le misure più attese dalle società tlc, ossia la possibilità di utilizzare tecniche innovative di scavo che non richiedono il ripristino del manto stradale e l’alleggerimento della burocrazia, con la possibilità di presentare un’unica richiesta per lo scavo e per il collegamento degli edifici alle reti di telecomunicazioni.

Le misure pro-digitale contenute nel decreto Destinazione Italia, convertito in legge ieri dal Senato in via definitiva sono molte, ma quelle che agevolano l’utilizzo delle mini-trincee – già peraltro usate in alcune regioni virtuose come il Trentino e il Piemonte – sono state accolte con particolare soddisfazione da Asstel, l’associazione delle imprese tlc italiane che da oltre due anni si batte perché vengano apportate le modifiche al Regolamento scavi così da consentire l’effettuazione dei lavori di infrastrutturazione con meno burocrazia, tecniche innovative e meno disagi per i cittadini.

“Grazie all’utilizzo di una macchina che, in un unico passaggio, effettua il ‘miniscavo’, piazza i cavi e ricopre il manto stradale con materiali innovativi e molto più resistenti di quelli tradizionali, il disturbo ai cittadini è ridotto al minimo: niente più cantieri e lavori fatti a regola d’arte”, ha spiegato al nostro sito il presidente di Asstel, Cesare Avenia dicendosi soddisfatto per questo traguardo che allinea il Regolamento nazionale, rimasto fin qui per lo più inattuato, alle best practice delle regioni virtuose.

 

Ora, quindi c’è l’impegno a modificare finalmente il Regolamento entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, con un apposito decreto concertato dal Ministero dello Sviluppo economico e quello delle Infrastrutture e dei trasporti.

 

In particolare, con la conversione in legge del decreto Destinazione Italia, sarà possibile applicare anche allo scavo per l’installazione dei ricoveri delle infrastrutture digitali necessarie per il collegamento degli edifici alle reti di telecomunicazioni le disposizioni di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 1º ottobre 2013, che prevede, accanto allo scavo tradizionale, metodologie di scavo a limitato impatto ambientale che favoriscono lo sviluppo digitale sull’intero territorio.

 

Le mini-trinceee, oltre a ridurre al minimo l’impatto ambientale, (comportano infatti minore movimentazione di materiale; minore traffico di mezzi pesanti; minore tempo e spazio di occupazione del suolo pubblico; minore rottura del manto stradale; minore impatto sulla viabilità e maggiore sicurezza per il cittadino e per la manodopera impiegata), riducono notevomente anche i costi in capo agli operatori: con l’impiego di queste tecniche, i costi socio-ambientali vengono abbattuti di circa l’80%, gli incidenti sui cantieri di circa il 67% e i tempi necessari per la realizzazione di infrastrutture di TLC dell’80%.

 

Quanto all’alleggerimento della burocrazia, il comma 4 bis dell’art.6  (Misure per favorire la digitalizzazione e la connettività delle piccole e medie imprese, ed in materia di frequenze per il servizio televisivo digitale terrestre, comunicazioni ed agenda digitale) fa sì che “Nel caso di installazione dei ricoveri delle infrastrutture contemporanea all’effettuazione dello scavo, l’ente operatore presenta un’istanza unica per lo scavo e per l’installazione dei ricoveri delle infrastrutture ai sensi dell’articolo 88 del codice di cui al decreto legislativo 1º agosto 2003, n. 259, e successive modificazioni”.

Non sarà più necessario, insomma, richiedere diverse autorizzazioni per gli scavi sulla strada e il collegamento degli edifici.

 

 

Voucher da 10 mila euro per gli acquisti di software, hardware o servizi. Rientra anche il satellite

 

Al fine di favorire la digitalizzazione dei processi aziendali e l’ammodernamento tecnologico delle micro, piccole e medie imprese, sono adottati interventi per il finanziamento a fondo perduto, tramite Voucher di importo non superiore a 10.000 euro (e per complessivi 100 milioni di euro), concessi ad imprese per l’acquisto di software, hardware o servizi che consentano il miglioramento dell’efficienza aziendale, la modernizzazione dell’organizzazione del lavoro, tale da favorire l’utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità, tra cui il telelavoro, lo sviluppo di soluzioni di e-commerce, la connettività a banda larga e ultralarga. I suddetti voucher, nell’ambito di apposito Programma Operativo Nazionale della prossima programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali comunitari, sono concessi anche per permettere il collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare, attraverso l’acquisto e l’attivazione di decoder e parabole, nelle aree dove le condizioni geomorfologiche non consentano l’accesso a soluzioni adeguate attraverso le reti terrestri o laddove gli interventi infrastrutturali risultino scarsamente sostenibili economicamente o non realizzabili. I voucher potranno altresì finanziare la formazione qualificata, nel campo ICT, del personale delle suddette piccole e medie imprese.

 

Sempre nell’ambito di apposito Programma Operativo Nazionale della prossima programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali comunitari e “previa verifica della coerenza con le linee di intervento previste” sono adottati interventi per il riconoscimento di un credito di imposta per le spese documentate e sostenute da piccole e medie imprese relative ad interventi di rete fissa e mobile che consentano l’attivazione dei servizi di connettività digitale con capacità uguale o superiore a 30 Mbps. Il credito di imposta è riconosciuto fino a un valore massimo di 20.000 euro e nella misura massima complessiva di 50 milioni di euro.

 

Catasto delle infrastrutture

 

Un’altra misura molto attesa dagli addetti ai lavori è il catasto delle reti: l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, costituisce, tramite periodico aggiornamento richiesto agli operatori autorizzati, una banca di dati di tutte le reti di accesso ad internet di proprietà sia pubblica sia privata esistenti nel territorio nazionale, dettagliando le relative tecnologie nonché il grado di utilizzo delle stesse. I dati così ricavati devono essere resi disponibili in formato di dati di tipo aperto.

 

Frequenze TV e Interferenze

 

Destinazione Italia conferma la dismissione delle frequenze che creano interferenze coi Paesi confinanti entro il 31 dicembre 2014. In caso di mancata liberazione delle suddette frequenze, l’Amministrazione competente procede senza ulteriore preavviso alla disattivazione coattiva degli impianti. Per le emittenti ‘sfrattate’ confermate misure compensative per un totale di 20 milioni di euro.