Auto elettriche nel mirino di Apple? Con Tesla per realizzare il sogno di Steve Jobs

di Alessandra Talarico |

Realizzare una Apple Car era anche il sogno del compianto Jobs. Un matrimonio con Tesla, per quanto improbabile, potrebbe concretizzare quel sogno.

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Apple vuole comprare Tesla? I rumors sull’interesse della casa di Cupertino per l’azienda automobilistica specializzata in veicoli elettrici fondata nel 2003 in California da Elon Musk (cofondatore di PayPal e proprietario di Space Exploration Technology Corporation) si sono intensificati negli ultimi giorni dopo che il San Francisco Chronicle ha riferito di un incontro tra il numero uno della divisione fusioni e acquisizioni di Apple, Adrian Perica e Musk.

 

Un incontro che ha scatenato i retroscenisti, convinti che ci siano ampi margini di sinergia per giustificare un’eventuale acquisizione.

 

Tesla ha una capitalizzazione di 24 miliardi di dollari. Una cifra enorme. Ma ad Apple non manca certo il denaro per concludere un eventuale accordo: ha in cassa, pronti da spendere, ben 160 miliardi di dollari e Tesla, le cui prospettive di crescita sembrano illimitate, sarebbe un investimento di certo lungimirante.

Apple, del resto, deve dimostrare, e presto, di avere nuovi assi nella manica oltre a smartphone tablet, le cui vendite sono sempre forti, ma non certo destinate a una curva di crescita eterna.

 

Le auto, di sicuro, non sono un accessorio alla portata di tutti – la Tesla Model S costa tra 70 mila e 92 mila euro ed è un prodotto di nicchia, un po’ come il Mac – ma basta osservare il ritmo martellante degli spot in Tv per comprendere che l’industria è pronta a dar battaglia per conquistare clienti.

E poi, la Apple Car era anche un sogno di Steve Jobs che in una delle sue ultime interviste al New York Times dichiarò che se avesse avuto più energia si sarebbe dedicato a un progetto in questo senso. E in un certo senso Elon Musk incarna il perfetto ‘erede spirituale’ del compianto Jobs: molti intravedono nella sua intraprendenza e nel suo carisma un’eco dell’aura del fondatore di Apple. E non dimentichiamo che Musk, con la sua Space Exploration Technologies Corporation (SpaceX), ha puntato dritto alla luna, e non è un eufemismo. La capsula Dragon della Space X, il primo gruppo non governativo a tentare un’impresa del genere, è stato il primo veicolo spaziale privato a raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale per portare rifornimenti.

 

Uno che sogna in grande, quindi, e che non sembra disposto ad arrendersi, proprio come Jobs e che, avendo fondato PayPal, porterebbe in Apple anche la sua esperienza nel settore dei pagamenti digitali.

 

Gli osservatori sottolineano quindi che se Apple volesse potrebbe costruire un’auto anche senza comprare Tesla, ma è anche vero che la Model S di Tesla, col suo ottimo design, la motorizzazione elettrica, l’elettronica avanzata (touchscreen, strumentazione digitale, comandi del volante che integrano perfettamente i media, il navigatore, le comunicazioni, i controlli dell’abitacolo e i dati del veicolo) sembra proprio il tipo di auto che avrebbe prodotto Apple, con la stessa forza dirompente dell’iPhone, la sua stessa tendenza minimalista, l’attenzione maniacale ai dettagli.

 

Nell’ultimo trimestre del 2013, Tesla ha venduto 6.900 auto. Apple, per fare un confronto, ha venduto 51 milioni di iPhone e 26 milioni di iPad.

La differenza tra produrre un’auto e uno smartphone è abissale, ma le capacità e le tecniche di produzione avanzate di Apple potrebbero contribuire ad accelerare la produzione di modelli più economici, intorno ai 30 mila dollari.

 

Si tratta, al momento, di pure speculazioni che si scontrerebbero tra l’altro col protagonismo di Musk, che difficilmente accetterebbe di rivestire un ruolo da comprimario alla Apple. Ma chissà se nel prossimo futuro non ci ritroveremo davvero al volante dell’iCar…