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Stampa online: dal 1° febbraio Iva abbattuta al 2% in Francia

Francia


Passa in Francia la legge sull’Iva ridotta per la stampa online. Lunedì anche il Senato ha votato all’unanimità a favore del provvedimento che abbatte fino al 2,1% l’aliquota dal precedente 20%, equiparando giornali digitali e cartacei. L’Assemblea aveva già votato a favore il 4 febbraio scorso.

Il governo mantiene fede all’impegno annunciato lo scorso gennaio nonostante la Ue abbia già manifestato il proprio dissenso.

 

“L’Assemblea nazionale e il Senato sono stati recettivi e il Governo approva pienamente questa proposta di legge che stabilisce parità di trattamento di tutta la stampa davanti all’Iva, a partire dal primo febbraio”, ha commentato con soddisfazione il Ministro alla Cultura Aurélie Filippetti.

Finora, ha aggiunto, le due aliquote – 2,1% per la carta stampata e 20% per la stampa digitale – rappresentavano “una distinzione artificiale e una discriminazione” tra l’informazione tradizionale e quella digitale.

“L’armonizzazione fiscale è necessaria per un nuovo modello di stampa” che guardi al futuro, invece di mantenere una situazione di squilibrio fiscale favorevole solo al cartaceo.

“Il legislatore con questo testo – ha proseguito – vuole proclamare che anche la stampa online contribuisce alla libertà di informazione e fa rivivere quello che ha fatto la forza della stampa cartacea per quasi quattro secoli”.

 

L’abbattimento dell’Iva comporterà per lo Stato un costo massimo 5 milioni di euro e sarà compensato in tre anni.

 

Sostegno bipartisan quindi a una legge nata per porre fine alla “disparità di trattamento” tra stampa online e cartacea e incoraggiare la “rivoluzione” digitale dell’informazione.

Il relatore del provvedimento, il deputato Patrick Bloche (Ps), ha dichiarato: “Siamo a favore del principio della neutralità tecnologica in materia fiscale”, un approccio che il governo sta difendendo davanti alla Corte di Giustizia Ue anche nel procedimento aperto a seguita della decisione di abbassare l’Iva sugli eBook.   

 

Bruxelles ha già contattato informalmente Parigi sulla questione. Una fonte Ue ha fatto sapere che l’esecutivo Ue è pronto a mobilitarsi: “La Direttiva sull’Iva vieta un tasso ridotto e ancora meno super ridotto sulla stampa online, considerata come una prestazione di servizio. La Francia violerebbe, quindi, le regole europee e la procedura d’infrazione sarebbe inevitabile”.

Il rischio della procedura Ue esiste, ma la Francia punta a una modifica della Direttiva sull’Iva dopo le elezioni europee della prossima primavera, interpretando come un segnale favorevole alla riforma, il lancio nel 2012 di una consultazione pubblica su questi argomenti.

Altro fattore incoraggiante, il cambio di marcia della Germania, finora contraria al principio della neutralità tecnologica per i libri così come per la stampa, che adesso sarebbe invece favorevole.

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