Opendata SmartGov: arriva lo statisticalbook sulla smart governance

di di Fabrizio Carapellotti e Paola Ribaldi (Mise Direzione generale per la politica industriale e la competitività) |

Il progetto Opendata SmartGov, si basa su 9 dimensioni: economy, city, innovation, living, environment, mobility, people, trade e sectors, per monitorare il processo di competitività legato ad una crescita intelligente, inclusiva, sostenibile.

Italia


Opendata SmartGov

Opendata SmartGov è un progetto che raccoglie i dati europei e italiani relativi al tema della smart growth ovvero della crescita intelligente, inclusiva e sostenibile del sistema economico, secondo la strategia europea 2020. Vengono analizzati, attraverso cruscotti di sintesi, i dati degli indicatori territoriali per le politiche di sviluppo secondo le dieci priorità del quadro strategico nazionale, sulle performance d’innovazione, sullo sviluppo delle smart city, sulla qualità della vita, su energia e ambiente, su mobilità e trasporto, sulla formazione e istruzione, sul commercio estero e sull’industria. In particolare il portale rende disponibili 9 pagine, che analizzano in serie storica gli indicatori per tematica, fornendo i dati di ogni regione, paese e settore pubblicati in formato aperto e consultabili anche con applicazioni interattive: Smart Economy, Smart Sectors e SmartRegions Scoreboard, cruscotti di sintesi elaborati con i dati Eurostat ed Istat relativi alle tematiche regionali citate.

Data Smart economy: la sezione presenta per i 27 paesi europei gli indicatori della strategia UE 2020 rappresentativi delle tre priorità per un’economia intelligente, sostenibile e inclusiva, caratterizzata da alti livelli di occupazione, produttività e coesione sociale. La Commissione propone i seguenti obiettivi principali per l’UE: il 75% delle persone di età compresa tra 20 e 64 anni deve avere un lavoro; il 3% del PIL dell’UE deve essere investito in R&S; i traguardi “20/20/20” in materia di clima/energia devono essere raggiunti (compreso un incremento del 30% della riduzione delle emissioni se le condizioni lo permettono); l tasso di abbandono scolastico deve essere inferiore al 10% e almeno il 40% dei giovani deve essere laureato; 20 milioni di persone in meno devono essere a rischio di povertà.

Data Smartcity: la sezione fornisce per i 10 comuni metropolitani i dati dei seguenti indicatori: verde pubblico nelle città, trasporto pubblico, dotazione di parcheggi, passeggeri trasportati dal TPL, posti-km offerti, stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria, indice di microcriminalità e di attrattività dei servizi ospedalieri. Una città intelligente è basata soprattutto su una gestione ottimizzata delle risorse energetiche e su un trasporto pubblico urbano efficiente, riducendo le emissioni di carbonio, i rifiuti, l’inquinamento e la congestione e puntare sulle nuove tecnologie per migliorare la gestione dei processi urbani e la qualità della vita dei cittadini. Tecnologiche e interconnesse, sostenibili, confortevoli, attrattive, sicure per garantire uno sviluppo urbano equilibrato e al passo con la domanda di benessere che proviene dalle sempre più popolose classi medie internazionali. Nel rapporto “European Smart Cities” (www.smart-cities.eu) dell’Università di Vienna sono stati identificati alcuni paramentri smart.  

Data Smart innovation: per analizzare lo sviluppo d’innovazione e ricerca sono stati presi in considerazione per regione i seguenti indicatori: grado di diffusione dei pc nelle imprese, addetti alla R&S, spesa pubblica e delle imprese in R&S, intensità brevettuale, grado di diffusione di internet nelle famiglie, indice di diffusione dei siti web delle imprese e indice di diffusione della banda larga nelle imprese. La capacità innovativa e l’innalzamento del livello tecnologico contribuisce in modo sostanziale ad accrescere le potenzialità di sviluppo economico, ponendosi come un’importante strumento per la valorizzazione del territorio e delle risorse in esso contenute, con l’obiettivo di migliorare il posizionamento competitivo regionale e rafforzare lo sviluppo di relazioni produttive.

Data Smart living: la sezione fornisce i dati per regione relativi agli indicatori che meglio identificano il tema Smart living: l’incidenza della certificazione ambientale, l’indice di criminalità violenta, la capacità di attrazione del turismo, il grado di partecipazione del pubblico agli spettacoli teatrali e musicali, l’intensità creditizia, la raccolta differenziata dei rifiuti urbani, l’indice di povertà regionale, la capacità di sviluppo dei servizi sociali e la diffusione dei servizi per l’infanzia. Una città smart fonda la propria crescita sul rispetto della sua storia e della sua identità; promuove la propria immagine turistica con una presenza intelligente sul web; virtualizza il proprio patrimonio culturale e le proprie tradizioni e le restituisce in rete come “bene comune” per i propri cittadini e i propri visitatori; usa tecniche avanzate per creare percorsi e “mappature” tematiche della città e per renderle facilmente fruibili.

Data Smart environment: la sezione presenta i dati per regione relativi agli indicatori che meglio rappresentano il tema Smart environment: i rifiuti urbani raccolti, la percentuale di rifiuti urbani smaltiti in discarica, le coste non balneabili per inquinamento, elementi fertilizzanti usati in agricoltura, i principi attivi contenuti nei prodotti fitosanitari, l’energia prodotta da fonti rinnovabili, la potenza efficiente lorda prodotta da fonti rinnovabili, l’intensità energetica dell’industria e l’inquinamento causato dai mezzi di trasporto. Una città smart promuove uno sviluppo sostenibile puntando alla riduzione dell’ammontare di rifiuti e alla raccolta differenziata, alla riduzione delle emissioni di gas serra attraverso la limitazione del traffico e all’ottimizzazione delle emissioni industriali. A questi obiettivi si possono aggiungere la razionalizzazione dell’edilizia ed il conseguente abbattimento dell’impatto del riscaldamento e della climatizzazione, la razionalizzazione dell’illuminazione pubblica, la promozione, la protezione e la gestione del verde urbano, la bonifica delle aree dismesse.

Data Smart mobility: la sezione presenta i dati per regione relativi agli indicatori identificativi del tema Smart mobility: le merci in entrata e in uscita per ferrovia, l’indice del traffico merci su ferrovia, le merci in entrata e in uscita su strada, l’indice del traffico merci su strada, le merci in entrata e in uscita in navigazione di cabotaggio, l’indice del traffico merci in navigazione di cabotaggio, l’indice del traffico aereo, la lunghezza della rete ferroviaria e stradale. Smart mobility significa spostamenti agevoli, buona disponibilità di trasporto pubblico innovativo e sostenibile con mezzi a basso impatto ecologico, regolamentazione dell’accesso ai centri storici a favore di una maggiore vivibilità, adozione di soluzioni avanzate di mobility management e di infomobilità per gestire gli spostamenti quotidiani dei cittadini e gli scambi con le aree limitrofe.

Data Smart people: la sezione presenta i dati per regione relativi agli indicatori identificativi del tema Smart people: gli occupati che partecipano ad attività formative, i non occupati che partecipano ad attività formative, il livello di istruzione della popolazione di 15-19 anni, il tasso di abbandono alla fine del secondo anno delle scuole secondarie superiori, il tasso di abbandono alla fine del primo anno delle scuole secondarie superiori, gli adulti che partecipano all’apprendimento permanente, il tasso di scolarizzazione superiore, il livello di istruzione della popolazione adulta e i laureati in discipline scientifiche. Una ritrovata consapevolezza e partecipazione nella vita pubblica, gli alti livelli di qualifica dei cittadini, una pacifica convivenza di diversi portatori di interesse e comunità sono alcune delle caratteristiche smart che si possono trovare in una “città intelligente”.

Data Smart trade: la sezione individua per regione i dati relativi agli indicatori rappresentativi del tema Smart trade: il tasso di crescita dell’export, la capacità di esportare, il grado di apertura dei mercati, il grado di dipendenza economica, la capacità di esportare in settori a domanda mondiale dinamica, il peso dell’export del settore agroalimentare, la capacità di attrazione di investimenti esteri, gli investimenti diretti della regione all’estero e gli investimenti diretti netti dall’estero in Italia sul Pil. Una visione strategica del proprio sviluppo viene definita in base ad opportune scelte d’internazionalizzazione, di commercio con l’estero e di delocalizzazione produttiva, in grado di promuovere linee d’azione mirate ad ampliare la presenza sui mercati esteri e finalizzate ad aumentare il livello di investimenti esteri.

Data Smart sectors: la sezione fornisce i dati di performance economica per settore relativi agli indicatori utilizzati per identificare il tema Smart sectors: il valore aggiunto, gli occupati, le retribuzioni, la produzione, le esportazioni e la propensione all’export. L’obiettivo di un sistema smart sectors è quello di sensibilizzare azioni finalizzate a promuovere i settori chiave e strategici per lo sviluppo economico e industriale, riorganizzare i comparti tradizionali in termini di sostenibilità e competitività, e ricorrere ad un maggiore utilizzo delle tecnologie per la digitalizzazione dell’informazione e della comunicazione.