Vodafone rifiuta le avances di Facebook: niente accesso gratis al social network

di Paolo Anastasio |

Il Ceo di Vodafone Vittorio Colao ha rifiutato la richiesta del Coo di Facebook Sheryl Sandberg: ‘Non ha alcun senso, non c’è alcun motivo per cui dovrei offrire gratis la capacità di rete sul nostro network”.

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Vittorio Colao

Vodafone ha respinto la richiesta di Facebook di offrire gratis, in alcuni mercati emergenti, l’accesso dati ai contenuti del social network che viaggiano sulla sua rete. Lo ha detto al Financial Times il Ceo di Vodafone Vittorio Colao, aggiungendo che la richiesta  gli è stata avanzata dal Ceo del social network Sheryl Sandberg.

 

In poche parole, la Sandberg ha chiesto a Colao di escludere dal conteggio del pacchetto dati dei suoi clienti il traffico generato dai membri di Facebook sulla rete mobile dell’operatore. Un trattamento di favore che però l’operatore mobile non ha concesso.

 

Colao, che ieri si trovava a New York per parlare con gli azionisti prima della cessione definitiva del 45% di Verizon Wireless prevista entro fine mese, ha detto di aver rifiutato la richiesta di Facebook perché “Non ha alcun senso” e perché “non c’è alcun motivo per cui dovrei offrire gratis la capacità di rete sul nostro network”. Il Ceo di Vodafone ha poi aggiunto che dopo la cessione di Verizon Wirelless l’azienda dispone di 30-40 miliardi di dollari da utilizzare sul mercato per potenziali acquisizioni. 

 

Detto questo, Colao non ha escluso altri tipi di accordi, come ad esempio l’apertura all’offerta di banda larga “sponsorizzata”, che sarebbe esclusa dal conteggio mensile del pacchetto dati sottoscritto dai clienti Vodafone.

 

Dal canto suo, Facebook ha siglato diversi accordi con operatori di mercati emergenti per offrire, anche per periodi di 6 mesi, l’accesso gratis al suo sito mobile e alle app. Una strategia disegnata per incrementare la percentuale di sottoscrizioni a servizi dati in mobilità, che in diversi mercati emergenti stentano a decollare.  

 

Non più tardi dello scorso 16 gennaio è stata T-Mobile Usa a lanciare un servizio di connessioni sponsorizzate, allo scopo di spingere gli utenti a sottoscrivere in futuro pacchetti dati a pagamento.