IT: analytics e mobile traineranno il mercato nel 2014

di Alessandra Talarico |

Il mercato IT si sta assestando dopo un periodo caratterizzato dall’emergere di nuove tecnologie e strumenti – dal cloud computing al data analytics, dalla mobilità ai social – che hanno contribuito a rimodellare i processi aziendali.

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Il mercato IT crescerà quest’anno del 3,1% a 3,8 trilioni di dollari: lo prevede Gartner, secondo cui le spese per Pc, laptop, tablet e smartphone crescerà del 4,3% dopo un calo dell’1,2% nel 2013.

Il mercato IT si sta assestando, quindi, dopo un periodo turbolento caratterizzato dall’emergere di nuove tecnologie e strumenti – dal cloud computing al data analytics, dalla mobilità ai social – che hanno contribuito a rimodellare i processi aziendali, con i responsabili IT sempre più orientati a traslocare sul cloud invece che ingrandire le dimensioni dei loro datacenter.

Negli Usa, già l’80% delle organizzazioni e dei consumatori usano servizi cloud pubblici, concentrandosi principalmente in tre aree: gestione, integrazione e aggregazione.

 

Le spese per i software aziendali cresceranno del 6,8% a 320 miliardi di euro, dopo un incremento del 5,2% nel 2013 e si concentreranno, in particolare, sui software di business analytics, per rendere più efficienti i processi B2C e per migliorare l’efficacia del marketing.

Anche l’analytics B2B, secondo Richard Gordon di Gartner, sarà al centro degli investimenti delle aziende, in particolare per quanto concerne la gestione della catena logistica, segmento in cui le spese sono previste in crescita del 10,6% nel 2014.

“Con il business analytics, le aziende stanno toccando con mano i vantaggi di un aumento dell’innovazione, del potenziamento della produttività, dell’abbassamento dei costi e di una migliore interazione e fidelizzazione dei clienti”, ha spiegato Chris Curran di PwC, secondo cui sensori, dispositivi e quant’altro permetteranno alle aziende di ottenere dati preziosi dal monitoraggio delle persone e delle macchine.

 

Le comunicazioni machine-to-machine, intanto, fanno da preambolo al cosiddetto internet delle cose – la connessione di tutti i dispositivi e le macchine – che guiderà la prossima ondata di innovazione globale generando profitti e risparmi quantificabili in 19 trilioni di dollari nei prossimi 10 anni, sia nel pubblico che nel privato.

Una rivoluzione, quella dell’Internet of Things, che secondo il Ceo di Cisco, John Chambers, andrà ben oltre la connessione a internet di dispositivi e sensori – si calcola che il loro numero salirà da 10 a 50 miliardi di unità nel giro di pochi anni – per cambiare “la vita e il modo in cui lavoriamo e giochiamo”.

 

Sempre più persone, infine, usano il cellulare per monitorare la salute, controllare il conto in banca e pagare le bollette e molte aziende devono ancora studiare una strategia per il coinvolgimento dei clienti mobili e il rinnovamento dei processi IT per avvantaggiarsi delle nuove tecnologie.