Digital divide? Il Governo scommette sul satellite

di Paolo Anastasio |

Estesi alla tecnologia satellitare gli incentivi previsti per le micro imprese che intendono investire nella banda larga. L’emendamento è stato inserito nel decreto Destinazione Italia, che sarà discusso questa settimana alla Camera.

Italia


Banda larga satellitare

Il Governo scommette sul satellite per superare il digital divide nelle aree del paese dove la connessione a internet via Adsl, fibra e mobile resta ancora un miraggio. Per incentivare l’adozione della banda larga, viene allargata al satellite l’erogazione di voucher da 10 mila euro per tutte le micro imprese in digital divide, che intendono investire su questa tecnologia per avviare le loro attività online, dal sito Internet al commercio elettronico, superando i limiti legati all’assenza di collegamenti terrestri a banda larga.

  

E’ questo il senso del via libera di Palazzo Chigi lo scorso 20 dicembre all’ordine del giorno del deputato Deborah Bergamini, che impegna il Governo a favorire, nell’ambito dei finanziamenti a fondo perduto previsti per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature da parte delle piccole, medie e micro imprese, la possibilità di accedere a finanziamenti e contributi per collegamenti ad internet mediante la tecnologia satellitare. Il satellite è stato così inserito, con un emendamento ad hoc, nel comma 1 articolo 6 del decreto “Destinazione Italia” (“Misure per favorire la digitalizzazione e la connettività delle piccole e medie imprese, ed in materia di frequenze per il servizio televisivo digitale terrestre, comunicazioni ed editoria”), che sarà discusso questa settimana alla Camera.

 

La proposta prevede l’erogazione di voucher di importo non superiore a 10 mila euro che saranno concessi per permettere il collegamento ad internet anche mediante la tecnologia satellitare, attraverso l’acquisto e l’attivazione di decoder e parabole, in quelle aree dove le condizioni geomorfologiche non consentano l’accesso a soluzioni adeguate attraverso le reti terrestri.

 

E’ la prima volta che il Governo sdogana in modo esplicito il satellite come strumento per superare il digital divide. Una decisione in linea con la campagna condotta da tempo da Renato Farina, amministratore delegato di Eutelsat Italia, che ha più volte ribadito al Governo l’importanza del satellite per abbattere il digital divide, a fronte di “costi molto contenuti”.

 

Secondo recenti stime dell’Agcom, il digital divide italiano si attesta oggi al 4% interessando circa 2,3 milioni di cittadini. Un’ampia fetta della popolazione senza Internet, che non riguarda soltanto località montane a fallimento di mercato, ma anche ampie cinture sub-urbane che si trovano ai margini delle grandi città.

 

Anche la Ue è del parere che il satellite sia una giusta soluzione per garantire la completa copertura. Recentemente il Commissario Ue alla Digital Agenda, Neelie Kroes, ha osservato che “L’Ue ha un approccio tecnologicamente neutro, ma per chi vive nelle zone più remote, il satellite rappresenta una buona soluzione per collegarsi a internet e probabilmente continuerà a essere così anche in futuro”.