Italtel, firmato accordo sugli esuberi. Stefano Pileri: ‘Avanti nel percorso di ripresa’

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Utilizzo della Cassa Integrazione per riorganizzazione aziendale; contratti di solidarietà; incentivi all’esodo e mobilità volontaria i punti salienti dell’accordo che nei prossimi giorni verrà sottoposto a referendum tra i lavoratori.

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“Sono pienamente soddisfatto dell’accordo raggiunto con le organizzazioni sindacali, che rappresenta un passo ulteriore nella direzione di un’accresciuta competitività di Italtel consentendole di accelerare la crescita verso il ruolo di player internazionale affidabile nel mercato globale delle telecomunicazioni e dell’IT”. Così l’amministratore delegato Stefano Pileri ha commentato l’accordo sottoscritto coi sindacati presso il Ministero dello Sviluppo Economico per la gestione fino al termine del 2014 dei 300 esuberi risultanti dal Piano Industriale 2012-2016.

 

L’accordo che sarà oggetto di referendum tra i lavoratori nei prossimi giorni, prevede, in particolare l’utilizzo della Cassa Integrazione per riorganizzazione aziendale dal 12 aprile al 31 dicembre 2014 per 280 persone, con una rotazione di 80 persone in turni trimestrali. Ai cassintegrati verrà corrisposta una integrazione al trattamento di Cigs di 250 euro mensili lordi.

Si farà inoltre ricorso, sempre dal 12 aprile al 31 dicembre 2014, ai Contratti di Solidarietà, per 800 persone con riduzione oraria di 1 ora e 20 minuti giornalieri.

Sempre in base all’accordo, ai lavoratori che aderiranno al piano di uscite, l’azienda corrisponderà una somma a titolo di incentivo all’esodo fino ad un massimo di 12 mensilità, graduato in ragione ai tempi di adesione.

L’azienda metterà poi a disposizione dei lavoratori in CIGS uno specifico servizio di outplacement, servendosi di primarie società specializzate del settore, e aprirà una procedura di mobilità su base volontaria con uscita entro il 30 dicembre.

Infine, informa l’azienda, “per garantire un ottimale bilanciamento della sostenibilità economica del Piano Industriale, è stata definita la revisione di alcuni istituti normativi (reperibilità, indennità di trasferta, ore viaggio, premio di anzianità aziendale) e dei connessi trattamenti previsti dalla contrattazione integrativa aziendale, di maggior favore rispetto al CCNL”.

“Abbiamo avviato con successo nel 2013 un processo di turnaround, ottenendo lusinghieri risultati sia in termini di avanzamenti tecnologici, riconosciuti dai player di settore, sia in termini economici, con una crescita significativa di fatturato e marginalità rispetto al 2012”, ha spiegato ancora Pileri, sottolineando che con quest’accordo “che contribuisce a rafforzare il posizionamento di business e la solidità economico finanziaria, Italtel può proseguire il percorso di ripresa, nel solco tracciato dal suo Piano Industriale”.