Google Glass? Meglio non indossarli al cinema

di Alessandra Talarico |

Agenti federali intervengono in Ohio contro un ragazzo che indossava gli occhiali al cinema per timore stesse registrando il film per immetterlo nei circuiti della pirateria. La MPAA minimizza: ‘i Google Glass rappresentano una minaccia’.

Stati Uniti


Sergey Brin con i Google Glass

Andare al cinema indossando i Google Glass, gli occhiali intelligenti in grado di registrare video e scattare foto, potrebbe riservare spiacevoli contrattempi. Ne sa qualcosa un ragazzo che a Columbus in Ohio stava assistendo a una proiezione del film Jack Ryan: Shadow Recruit con indosso gli occhiali di Google. Durante la proiezione, il ragazzo – che ha denunciato l’accaduto sul blog The Gadgeteer – è stato avvicinato da alcuni agenti federali che lo hanno invitato a uscire dalla sala e lo hanno interrogato.

Lui ha assicurato che gli occhiali erano ‘spenti’ e li indossava solo come lenti da vista, ma non è stato creduto e gli agenti del nucleo ICE, che si occupa di pirateria, li hanno collegati a un Pc per verificare tutti i file memorizzati, comprese foto e documenti personali.

Solo quando gli agenti hanno controllato anche il cellulare sono giunti alla conclusione che il ragazzo non aveva commesso nessun illecito ma, ha spiegato la ‘vittima’, non si sono scusati limitandosi solo a offrirgli 4 biglietti omaggio.

 

In seguito all’accaduto, confermato dall’ICE, la catena di cinema AMC ha definito ‘inopportuno’ l’ingresso al cinema coi Google Glass. In una nota, AMC  ha fatto sapere di “prendere molto sul serio il furto di film nelle sale” e sottolineato che i direttori delle sale contattano la Motion Picture Association of America ogni volta che sospettano che qualcuno stia registrando illegalmente i film.

“Siamo grandi fan della tecnologia e dell’innovazione – prosegue la nota – ma indossare un dispositivo in grado di registrare video non è appropriato al cinema”.

 

La Motion Picture Association of America, responsabile anche in materia di tutela della proprietà intellettuale, ha minimizzato in realtà quanto accaduto, spiegando di “non avere prove significative sul fatto che i Google Glass rappresentano una minaccia in grado di generare il furto di contenuti”.